Martedì (13 febbraio) è stato annunciato che il centro commerciale “Kaufhaus Tyrol”, nella centralissima Maria-Theresien-Straße a Innsbruck, è in vendita insieme ad altri immobili di lusso nell'ambito del fallimento della SIGNA che coinvolge il suo fondatore René Benko. Dal canto suo, il sindaco di Innsbruck Georg Willi (Verdi) ha fatto sapere di vedere già un acquirente all'orizzonte. “Nessun problema”, ha dichiarato all’agenzia APA il primo cittadino del capoluogo tirolese: di certo ci vorrà ancora “qualche settimana”, ma data la “posizione privilegiata” non sarà difficile trovare un nuovo acquirente ed è prevedibile un “alto livello di interesse”. Si potrebbe trattare di “una banca d'investimento di fama internazionale con esperienza nel settore immobiliare”, sebbene Willi sottolinei che non c'è ancora uno specifico potenziale acquirente.

Progettato dall'archistar David Chipperfield come il WaltherPark di Bolzano, il Kaufhaus Tyrol è diventato anche un tema di campagna elettorale: ad aprile a Innsbruck si terranno le elezioni comunali. Uno degli sfidanti alla poltrona di sindaco, Florian Tursk dell'ÖVP, ha invocato l’istituzione di un “tavolo” per una “soluzione tirolese”. Per Willi si tratterebbe di una proposta nonsense: “Al di là che Benko sia tirolese”, ricorda, non si è mai parlato di “soldi tirolesi” rispetto agli investitori internazionali nella SIGNA.

Chi acquisirà la proprietà — o se si troverà un acquirente — non è rilevante solo per i creditori dell’insolvente Signa Prime Selection AG: dalle sorti del Kaufhaus Tyrol dipende anche il futuro delle attività commerciali del centro storico di Innsbruck. “È estremamente importante come calamita di affluenza. Se non ci fosse più, sarebbe una catastrofe per il centro”, afferma al Kurier Michael Perger, presidente dell'associazione che rappresenta i commercianti del centro storico, sebbene non sia molto preoccupato che il centro commerciale non venga acquistato. “L'attività continuerà”, assicurava a dicembre il direttore del Kaufhaus Tyrol Sebastian Schneemann, al quotidiano Tiroler Tageszeitung. “Naturalmente potrebbe accadere che la proprietà cambi, cioè che il Kaufhaus Tyrol venga venduto”, spiegò, ma “in quel caso anche tutti i contratti (con gli affittuari dei negozi, ndr) verrebbero rilevati”.