Altro che “isola felice”
Alessandro Urzì cerca un posto in cabina di regia. Il consigliere provinciale dell'Alto Adige nel cuore potrebbe infatti approdare, con la sua corte, a Fratelli d’Italia - dopo, fra l’altro, averne incontrato la leader Giorgia Meloni e Ignazio La Russa a Roma -, o meglio costituire una federazione per mantenere ognuno la propria autonomia. Nel frattempo le prove generali. Stamattina (17 ottobre) Urzì e Marco Galateo di FdI hanno indetto una conferenza stampa congiunta sul tema della violenza familiare in Provincia di Bolzano già oggetto di un’interrogazione dello stesso Urzì a cui aveva dato risposta l’assessora Martha Stocker e da cui era emerso che, nel 2015, 561 donne sono entrate in contatto con i centri antiviolenza (nel 2016 sono 526 quelle assistite nei luoghi preposti), 107 sono state ospitate nelle strutture protette insieme a 130 bambini.
“C’è però un ‘sommerso’ dell’80-90% secondo quanto riferisce l’assessora ed è un sommerso di cui bisogna parlare”, sottolinea Urzì. A proposito di minori, sempre nel 2015, sono 310 quelli assistiti in seguito a una situazione diretta o indiretta di violenza o abuso, 138 accolti in strutture locali, 50 fuori provincia, 113 i minorenni in affidamento a tempo pieno di cui 57 in affidamento etero familiare e quasi lo stesso numero in affidamento parentale, 8 invece quelli assegnati a tempo piano a famiglie fuori provincia. Dal 2011 al 2016 169 persone di sesso maschile che si sono rese responsabili di maltrattamenti si sono rivolti al Consultorio per uomini e hanno partecipato al Training anti-violenza, un programma che ha l’obiettivo di aiutare i persecutori a cambiare il proprio comportamento violento. 84 uomini sono stati inseriti nel training di gruppo e 37 lo hanno concluso regolarmente.
“Purtroppo la mancanza di una legge nazionale che imponga agli uomini autori di maltrattamenti la partecipazione a un training, come avviene in altri paesi europei, non facilita l’accesso a questo tipo di percorso”, osservano Galateo e Urzì che ora chiede alla Provincia dati più aggiornati sulle vittime di violenza. “Il quadro è drammatico - afferma -, occorre prevenire con strumenti ufficiali, sia da parte dello Stato che della stessa Provincia, certe situazioni, che spesso si creano in contesti di criticità sociale, ecco perché ad esempio un percorso di recupero obbligatorio sarebbe necessario. Bolzano non è evidentemente l’isola felice di cui sempre si parla”. Galateo ricorda la proposta di legge depositata da Fratelli d’Italia alla Camera la quale prevede che “venga notificata la scarcerazione dell’autore della violenza alla vittima o perlomeno ai suoi avvocati, il riferimento è ai permessi premio per uscire temporaneamente dal carcere o alla fine anticipata di una pena detentiva, oggi di tutto questo la vittima non viene informata. A sostegno della proposta stiamo raccogliendo con Urzì le firme anche a Bolzano”.