Ostereier
Foto: Othmar Seehauser
Gesellschaft | kalašnikov&valeriana

La sorpresa che vorrei

Pasqua e Pasquetta tra gruppi di autocoscienza maschile e manosphere...
  • Trovo affascinante l’uovo di Pasqua contenente la sorpresa… Certo, l’involucro e il tipo di cioccolata fanno la loro parte, ma arrivare alla sorpresa al centro in trepidante attesa mi riporta a quando ero bambina. Oggi è raro che io ci trovi qualcosa che mi piaccia davvero. E anche questa volta non mi è andata molto bene… Per questo rendo pubblico il mio desiderio in questa rubrica, chissà che qualcuno abbia voglia di avverarlo.

    Mi piacerebbe proprio molto sapere che nella nostra provincia ci fosse un gruppo di autocoscienza maschile. Di cosa si tratta? Fondamentalmente, di persone che si riconoscono nel genere maschile e ragionano insieme su cosa significhi essere uomini nel 21° secolo, con l’intento di scardinare un ruolo rigido e soffocante. Lo spiega bene e con esempi concreti Lorenzo Tempestini in “Ma di cosa parlate? - Un anno della P.E.M. (Palestra Emotiva Maschile)”. Vi anticipo che si parla di come mettere in discussione la propria mascolinità e il mito della performance. Di riconoscere i privilegi che comporta il genere maschile nel mondo. Di assumersi responsabilità e andare oltre il semplice "not all men”. Insomma, di come si possa contribuire a far nascere una società più libera ed equa per tutte e tutti: per le donne, ma anche per gli uomini.

    In un momento storico caratterizzato da polarizzazione e radicalizzazione in tutti gli ambiti, la sorpresa che avrei voluto trovare nell’uovo di Pasqua era un potente antidoto contro la preoccupante e continua crescita della manosphere, ovvero di quella comunità online che promuove una mascolinità violenta, la misoginia e l’opposizione al femminismo. Il fenomeno incel, o "celibi involontari", in Italia è particolarmente attivo e si posiziona al quarto posto in Europa per consistenza e attivismo, secondo uno studio della Commissione Europea. Si tratta di un mondo diviso in vincitori e perdenti, che attribuisce la propria infelicità alle donne, o piuttosto alle “non persone” come amano definirle loro. Un mondo che da virtuale diventa molto reale nella sua espressione violenta. Vi consiglio l’ascolto del podcast “Oltre – un’inchiesta sull’universo incel italiano” di Beatrice Petrella su RaiPlaySound.

    In attesa che il mio desiderio si avveri, almeno informiamoci sui fenomeni sociali attuali e sulle possibili alternative.

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