Kultur | L'evento

L'"invasione" dei buskers

I musicisti di strada si esibiranno nel centro storico di Bolzano il prossimo 20 e 21 maggio, ecco le novità della quarta edizione del BUSK festival. Altro che rumore.

“La musica - diceva lo scrittore russo Lev Tolstoj - è la stenografia dell’emozione”, apparentemente un assioma per molti bolzanini che si preparano ad accogliere la quarta edizione del BUSK Singer Songwriter Festival in scena venerdì 20 (dalle 15 alle 19) e sabato 21 maggio (dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19). Musicisti di strada con i loro fidi strumenti e il cappello per raccogliere qualche moneta lasciata da chi, bontà sua, vorrà premiare la performance. Due le novità di quest’anno, la prima è che gli artisti si esibiranno su scale e balconi del centro storico di Bolzano - da qui il nome “vertical edition”. La seconda è che il festival proseguirà con due concerti nella “home base” di piazza del Grano anche la sera di venerdì - con i buskers - e sabato - con le giovani band di UploadSounds: i trentini Third Stone e i tirolesi The Informal Thief, entrambi i giorni dalle 19 alle 22.

La manifestazione, nata da un’idea di Tobe Planer è organizzata, in collaborazione con il Comune, dal franzLAB di franzmagazine, l’impresa creativa che da 6 anni è attiva nel panorama della cultura contemporanea in Alto Adige, Trentino e Tirolo sviluppando progetti ed eventi attraverso nuovi linguaggi e nuove prospettive per il territorio in nome dell’inclusione, dell’innovazione e della creatività. “Non ci stanchiamo di ripetere che BUSK è un progetto di sensibilizzazione della città sulla musica live, che non è, come molti vogliono far credere, 'rumore' ma uno stimolo artistico, culturale e sociale oltre per il turismo, il commercio e per far conoscere, con l'occasione, le specialità gastronomiche locali”, spiega Kunigunde Weissenegger di franzmagazine.

Annosa, del resto, è la questione relativa alla musica dal vivo a Bolzano - e non solo -, ultimo in ordine di tempo, il tentativo del commissario straordinario Michele Penta di modificare il regolamento comunale sul rumore, poi accantonato (almeno fino alla prossima legislatura) a causa delle numerose contestazioni sollevate trasversalmente. “Il concetto del festival è quello di avvicinare le persone alla musica e di remunerare liberamente chi offre loro una performance vivace, il feedback è sostanzialmente positivo, sia da parte dei cittadini, che ci impegniamo a coinvolgere, sia dai musicisti che hanno occasione di mostrare il loro talento, scambiandosi idee e facendo rete”, sostiene Weissenegger.

I cantautori prescelti (da giornalisti e addetti ai lavori) quest’anno sono 6 e suonano per la prima volta al festival: Annika, 26enne viennese; il duo Camin | Dodicianni, 27 anni, provenienti da Trento e Venezia; Elena Shirin, 19 anni da Vienna; la band trentina Little John, ragazzi dai 19 ai 22 anni; il 52enne brissinese Markus Doggi Dorfmann e infine Til Tanga, 26 anni, di Falzes. Fra le dichiarazioni rilasciate dai diretti interessati c’è quella di Annika: “Suonare per strada mi piace perché non si sa mai cosa succederà dopo. Le persone possono portare – in modo assolutamente imprevisto – un sorriso e forse anche un piccolo momento di felicità. Perché voglio condividere la mia musica. E perché la gente è così meravigliosa, eccitante, interessante e varia!”. E ancora: “Un musicista è uno ‘strumento di traduzione’ - dice Elena Shirin - . Traduci continuamente ogni vibrazione, ogni emozione, ogni parola e ogni momento che ti dà un’ispirazione. E poi lo racconti nella tua lingua”. Vedere per credere.