Politik | L'Intervista

"Bisogna riaprire, non c'è più tempo"

Rita Mattei, neo-Presidente del Consiglio provinciale: "La gente è arrabbiata e ha totalmente ragione, non esiste nessun ristoro che può prendere il posto dell'economia"
Rita Mattei
Foto: facebook/Rita Mattei

Rita Mattei non sembra seguire il vento che increspa, sempre più vistosamente, il mare della sua Lega, che nelle intenzioni di voto degli ultimi due anni sta conoscendo una lenta ma costante erosione: "Ma per carità, ero leghista quando la Lega era al 4 per cento, ne ho viste di tutti i colori. E oggi non solo sono ancora leghista, ma tengo a dire che sono orgogliosamente leghista. Lo scriva: leghista orgogliosamente!". 

Nel suo ufficio di Presidente del Consiglio provinciale di Bolzano, che poi è lo stesso da Vicepresidente che ha preferito mantenere, il nuovo capo dell'assemblea altoatesina non presta particolare attenzione alla vicenduola del voto in meno rispetto alle previsioni della vigilia della sua elezione: "Il problema non mi pare così importante, sono cose che nelle assemblee possono capitare". E in questa intervista, lunedì, di fatto anticipa la tanto attesa decisione della Giunta, ossia la possibilità di poter pranzare e cenare al chiuso senza obbligo di tampone o Coronapass: "La campagna provinciale di vaccinazione fortunatamente va bene, i numeri del contagio sono in drastico calo. È chiaro, anche guardando al turismo, che se tutta Italia riapre anche al chiuso senza tamponi, noi dovremo superare le limitazioni il prima possibile per non penalizzare i nostri operatori". Non si sa se la Mattei sia una veggente, o se, filtrate da qualche parete del palazzo o in qualche conciliabolo politico, Kompatscher abbia ascoltato queste parole e capito che per il suo Coronapass per bar e ristoranti era finita. Fatto sta che solo qualche ora dopo la misura di fatto va in soffitta, con tanto di solenne annuncio in conferenza stampa: evidentemente troppo alto il rischio boomerang per l'Alto Adige nei flussi turistici rispetto al Trentino e altre regioni italiane.

 

 

salto.bz: Presidente Mattei, lei ha criticato Brigitte Foppa dei Verdi perché, da sostenitrice delle quote di genere, a suo avviso non sarebbe stata coerente in sede di votazione scegliendo di indicare un uomo.

Rita Mattei: Guardi, né da Brigitte Foppa né da nessun altro io vorrei mai essere votata in quanto donna, ma solo in quanto persona ed esponente politico. Credo sia un errore costringere la politica dentro un discorso di gabbie e di quote. Molto più utile sarebbe invece fare in modo che l'attività politica riguardasse le donne sempre di più, e che le coinvolgesse, cosa non sempre facile a causa dei tanti impegni della vita di tutti i giorni. Per me, da donna, fare politica non è stata e non è una passeggiata, sa? Mi ci è voluta una dedizione fortissima, senza la quale la politica è difficile seguirla davvero. Lo sa quante volte a una donna, tra mille impegni di vita professionale e familiare, in politica può venir voglia di mollare tutto? Ecco, vorrei che sempre più in futuro per le donne impegnarsi in prima persona potesse risultare più agevole. Ma trovo sbagliato indicare persone solo in base al genere escludendo i criteri di merito, perché a mio giudizio sono sempre il merito e le capacità a dover prevalere. Ciò detto, sulla consigliera Foppa ho solo rilevato quella che a me pare una oggettiva incoerenza tra le sue parole e le sue scelte.

Come giudica invece il voto di Urzì, che rappresentando Fratelli d'Italia non perde occasione per punzecchiare la Lega e tra l'altro gli riesce benissimo?

Punzecchiare? Beh, mi pare che quasi non passi giorno senza un suo attacco alla Lega. Del suo voto ho preso atto. Diciamoci la verità, politicamente non aveva altra scelta.

Un ruolo istituzionale non è un bavaglio

Andiamo al succo della faccenda: lei adesso è Presidente del Consiglio provinciale. Come farà a mantenere il necessario, doveroso equilibrio richiesto dalla sua carica istituzionale rispetto a una appartenenza politica rivendicata, quasi ostentata così orgogliosamente? Dovrà in continuazione cambiare veste. Si sente un po' come dottor Jekyll e mister Hyde?

Mi permetta di farmi una risata, questa di Jekyll e Hyde è carina. Al di là delle battute, per me il lavoro di Presidente è a garanzia del ruolo di ogni singolo consigliere e dell'assemblea nel suo insieme, e tra l'altro già da vicepresidente credo di aver sempre dimostrato equilibrio. Questo però non mi impedisce e non mi impedirà la mia legittima libertà di parola in quanto esponente della Lega: per fare un esempio, non è che se devo andare a un gazebo non ci vado perché sono Presidente del Consiglio, o che rinunci a dire la mia sull'immigrazione clandestina o su altri punti fondanti del mio partito. Un ruolo istituzionale non è un bavaglio.

 

Che rapporto ha con Kompatscher?

Mah, direi normale, non essendo assessore non è che ci frequentiamo più di tanto...

Il Governatore è stato spesso criticato per la gestione della pandemia, in particolare per il discorso dei tamponi e del pass.

Beh, chiaramente non ho condiviso e non condivido sempre tutto, la stessa Lega non ha condiviso sempre tutto, esiste chiaramente una dialettica sulle scelte e poi le ordinanze che il Presidente emana. Tuttavia mettiamoci nei suoi panni di fronte a un'emergenza come questa, una cosa senza precedenti: bisogna comunque dargli atto di aver lavorato tantissimo, ogni volta che è stato possibile ha sempre aperto, a volte superando anche gli indirizzi nazionali. Anche sulla possibilità di pranzare in ambienti chiusi, ha anticipato il resto del Paese grazie ai tamponi e al pass, e questo è un dato di fatto positivo.

 

Riaprire tutto prima possibile, non c'è più tempo

Lei è il capo di un pezzo importante del Palazzo. Ma lo vede che fuori di qui la gente è impoverita, arrabbiata, delusa. Cosa ne pensa?

Che la gente ha ragione, totalmente ragione. E che non possiamo andare ancora avanti a lungo così, che bisogna riaprire, riaprire, riaprire. E non c'è ristoro che tenga, nessun ristoro potrà mai sostituire la forza dell'economia. Riaprire tutto prima possibile, non c'è più tempo.

Lei è vista dalla sinistra un po' come la bestia nera, le rimproverano frasi infelici sui migranti. Prima di parlare dei suoi difetti, mi dica: che pregi ritiene di avere?

Mah... bestia nera... Anzitutto, tengo a chiarire che le mie idee sull'immigrazione non le ho espresse in veste istituzionale ma in veste strettamente politica, e ripeto che non ho nessuna intenzione di fingere di non essere leghista. Ciò chiarito definitivamente, credo di poter dire che la coerenza e la tenacia sono forse le doti di cui più vado fiera.

Passiamo ai difetti.

Eh, ne ho una marea... Posso ad esempio dire che sono eccessivamente diretta, e la cosa non è positiva, spesso può creare problemi nei rapporti con le persone. Poi un altro difetto, terribile, è che prendo le cose troppo sul serio, a volte un po' di leggerezza aiuterebbe.

La sua vita oltre quella politica e quella professionale. Rita Mattei che hobbies ha?

Per me è un punto dolente. Oltre la politica, oltre la mia attività lavorativa, praticamente non ho una vita, ed è una cosa che mi manca molto. In passato ho viaggiato tanto... Non avendo problemi economici, ho girato tutta l'Africa, ma proprio tutta, anche l'Asia, ma non da normale turista, ho davvero conosciuto e condiviso le usanze del posto.

E adesso?

Adesso non riesco nemmeno ad andar fuori per il fine settimana. I viaggi mi mancano moltissimo, come mi manca un po' di tempo per me. Lo cerco, ma davvero non so dove trovarlo.