ALPS. ARCHITECTURE. SOUTH TYROL.

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Inaugurata, 10 maggio, nel cuore pulsante della Serenissima a Palazzo Cavanis la suggestiva mostra ALPS. ARCHITECTURE. SOUTH TYROL. a cura dell'architetto Filippo Bricolo e realizzata da Kunst Meran Merano Arte in collaborazione con la Fondazione Architettura Alto Adige e il Südtiroler Künstlerbund, sotto il Patrocinio della Citta’ di Venezia.
Visitabile fino al 23 novembre in concomitanza con la 19° edizione della Biennale di Architettura, questo ricco inventario di progetti che documentano lo sviluppo dell’orizzonte architettonico in Alto Adige tra il 2018 e il 2024 è un racconto appassionato sulle continue trasformazioni del paesaggio urbano.
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Ad accogliere i visitatori, un percorso espositivo che si snoda negli antichi spazi sapientemente restaurati posti al primo piano del Palazzo: ben 28 i progetti principali a cui si affiancano altrettante 28 menzioni speciali, in dialogo con marmi, soffitti affrescati, porte settecentesche e lampadari in vetro di Murano che rendono ancora più scenografica l’intera “esperienza” proposta da Kunst Meran Merano Arte.
L’esposizione affronta la questione centrale formulata da Filippo Bricolo, ovvero se esista un’architettura altoatesina e quali siano le sue caratteristiche distintive, riflettendo al tempo stesso su temi quali la pianificazione sostenibile, il recupero attento dei centri urbani e un utilizzo intelligente delle risorse, il rispetto del paesaggio e l’uso dei materiali il più possibile accorto.
Tutti aspetti questi che caratterizzano il cambiamento culturale nel settore architettonico della regione e che vengono approfonditi in modo particolare nei progetti principali.
Nell'ambito della mostra, nel giardino interno di Palazzo Cavanis – tra alberi secolari, sculture lapidee e sdraio a disposizione di chiunque desideri trascorrere del tempo immerso in una bellezza senza tempo – saranno anche organizzati talk, workshop ed eventi serali, tra cui incontri con le architette e gli architetti degli studi coinvolti (programma in fase di definizione).
Come ha sottolineato Georg Klotzner, Presidente dell’associazione artistica Kunst Meran Merano Arte e ideatore del progetto ALPS. ARCHITECTURE. SOUTH TYROL., “La vicinanza tematica con la Biennale di quest’anno offre un’opportunità preziosa per presentare la diversità architettonica dell’Alto Adige a un pubblico internazionale di esperti. Rafforzati dalla risonanza positiva che le nostre mostre di architettura hanno ricevuto a livello nazionale e internazionale, siamo convinti che l’architettura altoatesina possa affermarsi con successo nel confronto con altre regioni dell’arco alpino e oltre.”
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UN ARTCOINTAINER PER IL TRASPORTO E UNA NUVOLA PER SOGNARE
Il trasporto della mostra dall’Alto Adige a Venezia e’ avvenuto tramite un mezzo d’eccezione: un “artcontainer” realizzato dall’artista Wil-ma Kammerer su commissione dell’azienda Niederstätter.
L’opera, intitolata I WISH YOU..., è composta da container neri impilati, decorati con un intreccio di nuvole bianche e punti, simboli del passaggio dall'indeterminato al concreto. Questo immaginario poetico è anche il filo conduttore dell’intera comunicazione visiva legata alla mostra. Il progetto artcontainer nasce dalla collaborazione tra Niederstätter e artisti contemporanei con l'obiettivo di realizzare interventi artistici destinati a edifici modulari, pensati sia per l’uso pubblico che per l’uso privato. L'installazione I WISH YOU... di Wil-ma Kammerer verrà esposta nello spazio Thetis all'Arsenale per tutta la durata della Biennale Architettura di Venezia 2025.
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PROGETTO ESPOSITIVO E GIURIA
Il progetto espositivo ALPS. ARCHITECTURE. SOUTH TYROL. è generosamente sostenuto dalla Provincia Autonoma di Bolzano – Assessorati alla Cultura Tedesca, Cultura Italiana e Cultura Ladina, nonché dalla Fondazione Cassa di Risparmio.
La selezione dei progetti è stata curata da una giuria internazionale composta dal curatore Filippo Bricolo (Italia), affiancato da Annette Spiro (Svizzera), architetta (Spiro + Gantenbein Architekten ETH/SIA AG) e professoressa ordinaria di architettura e costruzione al Politecnico federale di Zurigo (ETH) e da Elisa Valero Ramos (Spagna), architetta e professoressa di architettura presso la Escuela Técnica Superior de Arquitectura dell'Università di Granada.
I criteri di selezione della giuria sono stati in assoluta sintonia con il tema della Biennale di Architettura di quest’anno, Intelligens. Natural. Artificial. Collective, scelto dal curatore Carlo Ratti.
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(c) Kunst Meran | Niederstätter