Piantati 5.000 alberi clima-intelligenti
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Si è concluso nei giorni scorsi a Innsbruck, con un evento di presentazione dei risultati e la redazione di un documento congiunto, il progetto "Specie arboree clima-intelligenti per i boschi sul territorio Arge Alp", a cui hanno preso parte i partner dei dieci territori della Comunità di lavoro della Regione Alpina (Arge Alp): Baviera, Alto Adige, Trentino, Lombardia, Grigioni, San Gallo, Ticino, Salisburgo, Vorarlberg e Tirolo.
Il progetto, avviato nel 2021, ha avuto l'obiettivo di costruire una rete permanente di esperti forestali delle Regioni dell'Arge Alp per intensificare lo scambio di esperienze e di tecniche in relazione all'adattamento dei boschi al cambiamento climatico, che sul territorio alpino ha un notevole impatto. Sempre più spesso, infatti, avvengono fenomeni che comportano la distruzione di aree boschive (tempeste, parassiti, forti nevicate), per questo è importante gestire le risorse boschive montane in un'ottica di lungo termine, assicurando l'arricchimento del patrimonio forestale con specie arboree miste.
“I boschi nelle regioni alpine sono molto spesso boschi di protezione. L'effetto protettivo è indispensabile per la vita e l'attività economica nelle aree rurali", dice l'assessore provinciale alle Foreste, Luis Walcher. "La scelta delle specie arboree è particolarmente importante in questo contesto, perché abbiamo bisogno di foreste stabili e resistenti al clima. Tutti i 10 territori dell'Arge Alp sono consapevoli di questa importanza e sono in diretto dialogo su questo tema”.
“Il cambiamento climatico pone enormi sfide ai nostri boschi. Ciò rende ancora più importante la collaborazione transfrontaliera e l'apprendimento reciproco”, ha dichiarato Josef Geisler, vicepresidente del Tirolo e assessore alle Foreste.
Le temperature più elevate causate dai cambiamenti climatici provocano uno stress da siccità negli alberi, rendendoli più suscettibili a parassiti come il bostrico e alle malattie. Ne soffrono in particolare gli abeti rossi che crescono al di sotto dei 1.000 metri sul livello del mare. Nell'ambito del progetto sono stati piantati 500 alberi clima-intelligenti in ciascuna delle Regioni Arge Alp, per un totale di 5.000 alberi.
I partecipanti al progetto hanno anche redatto relazioni sull'adattamento ai cambiamenti climatici e sulla manutenzione dei boschi. Inoltre, gli esperti forestali hanno istituito uno scambio periodico sulla fornitura di sementi per semplificare l'approvvigionamento e il commercio. Hanno creato una banca dati sui requisiti e sulla disponibilità di sementi e hanno sviluppato ulteriormente le tecniche di produzione delle piante, come la semina, la coltivazione e la protezione delle piante. Hanno inoltre scambiato opinioni sulle analisi genetiche, sulle prove in vivaio e sui metodi di identificazione delle foreste di sementi. Le regioni partner hanno firmato simbolicamente una dichiarazione di ulteriore cooperazione. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito web del progetto klimafitter.bergwald.eu
A parte l’orribile…
A parte l’orribile traduzione in italiano di “climate-smart”, è evidente che lo scopo del progetto consiste in null’altro che riportare la biodiversità in ambienti alterati da secoli di pratiche forestali che hanno privilegiato la “monocultura” dell’abete rosso.
Una foresta in cui convivono, oltre all’abete rosso, anche altre specie di latifoglie (faggi, querce, aceri) oltre ad abeti bianchi e larici è decisamente più resistente e dinamica, anche se forse meno performante da un punto di vista produttivo.
La foresta è sempre stata “intelligente”, l’uomo deve solo prendere esempio dalla Natura.