Ma quale segreto
Tutto ha inizio con Andreas Zainer, Obmann della Svp di Merano (partito alleato di governo dei Verdi e del sindaco Paul Rösch), che ha chiesto - nuovamente, data una certa ritrosia del primo cittadino - una riunione interpartitica per “fare il punto sul programma e sui provvedimenti da prendere fino al 2020”. Secondo quanto riportato dal quotidiano Alto Adige la scorsa settimana sarebbe andato in scena un meeting a porte chiuse fra la capogruppo dei Verdi Cristina Kury, l’assessora Madeleine Rohrer e le due consigliere del Movimento 5 stelle Francesca Schir e Adriana Valle, pare per discutere del caso di discriminazione a danno di una coppia gay alle Terme di Merano - che ha creato un vespaio di polemiche nell’ultimo periodo - e degli eventuali passi da intraprendere.
"Ci vuole poca fantasia per immaginare di che cosa si è parlato e, peraltro, nessuno dei capigruppo, entrati in sala subito dopo, ha domandato nulla a riguardo, preferendo immaginare chissà quale strategia nascosta"
Una questione, quella della riunione fra le parti in causa, che Zainer vorrebbe ora affrontare nell’interpartitica così da chiarire di cosa stessero dibattendo maggioranza e opposizione senza coinvolgere tutti i capigruppo. Ma non c’è alcun segreto, fanno ora sapere le due consigliere pentastellate, l’incontro “ha avuto luogo in uno spazio pubblico, la Sala Giunta, poco prima di una riunione fra tutti i capigruppo del Consiglio comunale, convocata proprio dalla Presidente del Consiglio (la stessa Schir, ndr), esattamente nella stessa sala. Segretissimo, insomma. Hanno partecipato a questo incontro le consigliere del M5S e dei Verdi. Le consigliere Brugger e Albieri, sebbene invitate, non hanno potuto partecipare. Ci vuole poca fantasia per immaginare di che cosa si è parlato e, peraltro, nessuno dei capigruppo, entrati in sala subito dopo, ha domandato nulla a riguardo, preferendo immaginare chissà quale strategia nascosta”.
Schir e Valle spiegano che il M5S ha chiesto alla commissione delle pari opportunità, “coordinata dall’assessora alle pari opportunità SVP e che ha una presidente SVP, di prendere posizione in relazione all’ormai famoso bacio alla Terme. L’SVP non ha voluto neanche discutere del tema e per questo abbiamo invitato tutte le consigliere interessate a concordare un documento. Segretissimo, quindi, anche il tema dell’incontro, dal quale è scaturito un comunicato stampa, pubblicato da quasi tutte le testate locali (non dall’Alto Adige) a firma delle consigliere di cui sopra”.
E, va da sé, la miglior difesa è l’attacco: “Forse, allora - si chiedono le due esponenti del M5s - il mal di pancia del presidente SVP nasce da altre circostanze? L’Obmann della stella alpina ha ricevuto diversi incarichi come architetto, anche durante la legislatura scorsa, mentre era ancora membro del consiglio comunale e ne riceve tuttora. Pensiamo a via Matteotti, all’incrocio via Roma/via Brenner e, recentemente, alla mensa della scuola Tappeiner. Lui e l’assessore SVP sono apparsi recentemente sul giornale per annunciare la fine di questi lavori. Abbiamo presentato un’interrogazione chiedendo l’elenco di tutti gli incarichi dell’architetto Obmann SVP e della sua socia. Forse il mal di pancia deriva da questa nostra interrogazione? O forse il mal di pancia è collegato alle Terme? Nel 2016 abbiamo presentato in Consiglio Comunale un articolo 23 per chiedere che la festa dello sport ‘Stadtlerolympiade’ si svolgesse al lido e negli impianti sportivi comunali Combi e non alle Terme, gestite dalla moglie di un consigliere SVP, presidente della più nota associazione sportiva meranese. Forse si è risentito, oltre che per la festa dello sport, anche per il comunicato contro ogni forma di discriminazione nelle Terme e nella nostra città? O si è offeso personalmente perché ci stiamo astenute in commissione sul bilancio dei Vigili del fuoco di cui lui era comandante? O perché abbiamo ‘posto troppe domande’ (sic) sulla nuova palestra che sorgerà nell’area ex Bersaglio, accanto alla nuova sede SCM?”.
"Forse il mal di pancia dell’SVP deriva dal fatto che il M5S ha una testa pensante e autonoma?"
E ancora: “Forse il mal di pancia della stella alpina scaturisce dal fatto che ancora, nonostante le nostre continue spiegazioni e dichiarazioni, l’SVP ignori le regole e le prassi del M5S? Nelle commissioni, normalmente, il nostro Movimento si astiene (ovviamente ciò non è vincolante per il voto in aula), perché la prassi è che le consigliere si confrontino e riportino le informazioni della commissione in gruppo e solo dopo il confronto esprimano il voto concordato. Da sempre e a tutti i livelli, ripetiamo, inoltre, che il M5S non fa alleanze con altri partiti politici, in particolare PD e SVP. Forse, infine, il mal di pancia dell’SVP deriva dal fatto che il M5S ha una testa pensante e autonoma? Perché non si allinea secondo ideologie ma secondo le buone idee e il Bene Comune, da qualunque parte provengano? Perché non abbiamo lobby o interessi privati da difendere?”
Schir e Valle sottolineano che in questi 30 mesi di legislatura “alla nostra prima elezione abbiamo presentato più di 40 mozioni, interrogazioni, ordini del giorno, emendamenti e votato a favore solo delle delibere e delle mozioni - votazioni sempre concordate con il nostro gruppo - sulle quali abbiamo convergenze programmatiche e non ideologiche. Non abbiamo risparmiato nessun ambito: abbiamo scritto mozioni e interrogazioni in relazione al sociale (per fare un esempio, sulla mensa anziani); alla cultura (il regolamento sula democrazia diretta scaturisce da una nostra mozione); all’ambiente/mobilità (raccolta porta a porta, road pricing); lo sport e giardini (Stadtolympiade, divieto glifosato), solo per citare le più note. Forse, in fondo. - concludono - più che di mal di pancia si tratta di proiezione. Per chi sia abituato ai complotti e alle stanze segrete riesce difficile immaginare un’attività politica chiara, trasparente e alla luce del sole. Le nostre riunioni sono aperte a tutti e ampiamente pubblicizzate. Cogliamo l’occasione per invitare l’Obmann SVP a venirci a trovare per conoscere il nostro modo di fare politica”.
Ja, die Damen sind schon sehr
Ja, die Damen sind schon sehr schlau! Machen ein Geheimtreffen vor dem Treffen aller Fraktionen, weil dann niemand denken soll, man mauschle hinter dem Rücken der SVP. Aber der schlaue Zanier hat das natürlich gleich durchschaut und konnte das ohne Rückfrage gleich in der Zeitung (warum eigentlich in der Alto Adige?) bringen. Sollte er aber vielleicht vor seiner eigenen Tür kehren und die Präsidentin der Gleichstellungskommission auffordern bei relevanten Themen doch zu erscheinen?
Auf alle Fälle war es sehr unterhaltsam diesen Artikel zu lesen, was ja in der Politik nicht immer der Fall ist.