Politik | Il partito è nella bufera

PD: irregolare il voto nella sezione di Bolzano Centro

La presidente Franca Berti lo ha messo a verbale: ci sono forti perplessità sulla regolarità del voto da parte dei nuovi cittadini. La decisione è rimandata di ulteriori 24 ore. E il Circolo di Bressanone pone le condizioni per restare nel partito.

Ci sono forti discussioni sulla regolarità del voto, perplessità che sono state messe a verbale. Quindi il punto è se convalidare o meno il risultato del voto a Bolzano Centro. 

È questo quanto ci ha dichiarato ieri in tarda serata il responsabile organizzativo del PD Carmelo Salvo, confermando un ulteriore slittamento della proclamazione dei risultati delle primarie per la segreteria provinciale del partito, svoltesi domenica scorsa 16 febbraio 2014
"Della vicenda sono stati posti a conoscenza i garanti provinciali e verranno contattati anche quelli nazionali" ci ha detto Salvo, confermando il fatto che la situazione in atto a Bolzano sta suscitando una preoccupazione che potrebbe anche travalicare i confini locali. 

Le irregolarità sono forti e certificate, dunque. "E quindi la commissione vuole esaminare bene le cose, perché il suo compito è anche quello di ratificare la correttezza di tutta la procedura congressuale". 
Ma cosa vuol dire esaminare bene le cose? Verranno anche ricontate le schede? "Non sono in discussione i voti presi, si lavorerà sui registri per verificare appunto la correttezza delle procedure di voto" puntualizza Salvo. 
Di quali irregolarità si tratterebbe? Su questo il responsabile organizzativo del PD si trincera dietro un 'no comment', specificando e confermando che però che le irregolarità "riguardano in specifico il voto dei nuovi cittadini".

BRESSANONE PONE LE CONDIZIONI
Il nuovo rinvio è giunto dopo che in giornata il Circolo PD di Bressanone, feudo di Carlo Costa regista della candidatura di Liliana Di Fede, aveva diffuso un nota durissima con alcune richieste al partito, al cui accoglimento "è legata la futura partecipazione alla vita del PD da parte del Circolo Brissinese". Un aut aut dunque, con l'Epelicita minaccia della scissione
Pesantissime le richieste.
La prima: "un serio ripensamento sulle modalità di apertura (n.d.r. ai non iscritti) delle primarie per l'elezione del segretario". La seconda, probabilmente inaccettabile per Randi e Bizzo è invece quella di: "ricondurre le regole interne alla precedente stesura, restituendo alle periferie il ruolo ed il peso che i numeri e la democrazia le assegnano di diritto". Tornare dunque alla situazione precedente la vittoria del ricorso presentato da Bizzo per far 'pesare di più nel voto la città di Bolzano'

I nodi sono dunque finalmente esplicitati. Ma a questo punto appare davvero difficile che il risultato delle primarie del 16 possa essere ratificato. Si fa strada l'ipotesi, politicamente tragica, di un commissariamento?