Gesellschaft | GELATO

"Hanno premiato la qualità"

La gelateria di Roma dell'altoatesino Günther Rohregger è, secondo il Financial Times, tra le 25 migliori gelaterie del mondo. In futuro sedi anche a Bolzano e Innsbruck.
gelateria
Foto: gelateria Günther

Il personaggio di questa storia si chiama Günther Rohregger, è originario di Caldaro ma, da 15 anni, vive e lavora a Roma, dove si è traferito per amore. La sua gelateria, che porta il suo nome, è entrata a far parte della lista delle 25 gelaterie artigianali migliori del mondo secondo il Financial Times. Insieme a lui, altre 3 gelaterie italiane: la Gelateria della Passera, a Firenze, il Caffè Sicilia, di Noto e Il Gelatauro, a pochi passi dal centro di Bologna. C’è molto Alto Adige nella storia della Gelateria Günther di Roma, in primis nella ricerca dei gusti. Uno su tutti: il ‘pino mugo’, fatto con latte, panna, oli essenziali e farina di semi di carruba e definito dalla rivista britannica “inaspettatamente vivace e rinfrescante”. Tra i progetti da realizzare in futuro: l’apertura di una gelateria a Bolzano e una a Innsbruck.

 

Salto.bz: Rohregger, ci dica: vi aspettavate di rientrare tra le 25 migliori gelaterie scelte dal Financial Times?

Günther Rohregger: No, assolutamente no, non ne sapevamo nulla. Per noi è stata una grande sorpresa.

Qual è stata, secondo Lei, la cosa che vi ha messo in risalto?

Senza dubbio la qualità dei nostri migliori prodotti. È vero che al giorno d’oggi serve avere un pacchetto completo che comprenda anche la parte del marketing, ma la vera differenza l’ha fatta sicuramente il nostro prodotto.

 

E secondo la rivista, un prodotto in particolare: il gelato gusto ‘pino mugo’. Ci racconti com’è nato.

8 anni fa abbiamo fatto questa scommessa: volevamo inserire nella nostra offerta dei gusti che richiamassero la montagna. Allora abbiamo provato con il pino mugo, ma i primi due mesi non è stato scelto da nessun cliente, è rimasto invenduto. All’improvviso, però, hanno iniziato a richiederlo tutti. Ora è uno dei nostri prodotti di punta e quindi, alle volte, sperimentiamo anche il gusto abete rosso e abete bianco.

Avete in programma nuove aperture?

Stiamo valutando già da tempo di centralizzare la nostra produzione, è un progetto molto grande. Inoltre, vorremmo aprire due nuovi sedi a Roma e, nei prossimi anni, una a Bolzano e una a Innsbruck, così da chiudere il cerchio.