Wirtschaft | L'ammaccatura può attendere

Carrozzieri in crisi a Bolzano

La congiuntura economica si fa sentire e sono sempre meno gli altoatesini che si affrettano a riparare i danni sulle loro auto, riservano le magre finanze per i problemi meccanici.

Cambiare l'auto? Gli altoatesini ci pensano bene prima di fare il grande passo, complice la crisi. E se lo fanno è sempre più frequente il ricorso al mercato dell'usato. Un'auto nuova e fiammante dunque diventa sempre più una chimera, mentre gioiscono i meccanici ai quali i cittadini sempre più spesso fanno ricorso per sistemare la loro vettura e renderla in grado di tirare avanti. 

Dunque gli investimenti delle famiglie sempre più spesso vengono convogliati sul rinnovo della funzionalità di base delle loro automobili. Ma funzionalità spesso non fa rima con estetica: se i meccanici si fregano le mani sempre più spesso i carrozzieri rischiamo di restare con le mani in mano
"La crisi morde" - ci ha detto Alessandro Vicentini della Carrozzeria omonima, che ha sede in via Macello a Bolzano - "ed è diventato davvero difficile riuscire a tirare avanti nonostante i nostri 40 anni di esperienza nel settore". 
Dunque le ammaccature sulle auto, a prescindere dal fatto che siano fresche o stagionate, tendono sempre più a restare, per a far 'bella mostra' di sé. Vicentini non drammatizza ma parla chiaro. "So che nel resto del Nordest le cose vanno ancora peggio e molte aziende stanno chiudendo o licenziando i dipendenti". Recentemente un collega veneto del carrozziere di via Macello si è stupito del fatto che a Bolzano si riescano ancora a pagare dei collaboratori. "È una questione strutturale" - spiega Vicentini, - "se mandi via i dipendenti diminuisce per forza di cose anche la tua capacità di lavorare e di stare al passo sul mercato; va poi considerato il fatto che la maggior parte delle spese di gestione vanno sostenute lo stesso". 

Dunque la crisi morde già da quattro anni, ma si è acuita nel 2012 ed è diventata drammatica soprattutto in questo 2013. E i dati positivi, anche se di poco, riferiti poco meno di un mese fa dal quotidiano Alto Adige? "Non li capisco e comunque a questo punto penso siano riferiti al 2012" dice Vicentini. "Io non faccio altro che sentire di concorrenti che licenziano personale, alcuni l'hanno addirittura dimezzato". 
E le carrozzerie che riescono ancora a lavorare come fanno? "A Bolzano di carrozzerie ce n'è una ventina, quelle che lavorano ci riescono solo perché hanno contatti con flotte aziendali e magari lavorano come fiduciari per le assicurazioni". Come hanno fatto ad assicurarsi questa fetta di mercato? Vicentini diventa pungente: "operano ribassi del 30/40% che nel nostro lavoro non possono che indicare comportamenti non limpidi". 
Dunque guerra tra poveri. Ancora una volta.
Ma: lo stato e la provincia hanno fatto e stanno facendo qualcosa per sostenere gli artigiani in difficoltà? 
"Fino a marzo abbiamo avuto la cassa integrazione in deroga, poi basta", conclude Vicentini  ricordando che "i soldi sono stati erogati dalla provincia che comunque senza lo stanziamento ad hoc da parte dello stato non avrebbero potuto fare nulla". 

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Patrick von Gelmini Do., 19.09.2013 - 15:10

Purtroppo le tasse bisogna spenderle per gli areoporti, i trafori delle alpi, i cacciabombardieri non funzionanti e tutte le altre grandi opere che a detta di chi governa "creano occupazione", altro che aiutare le aziende in difficoltà. Mentre anche qui da noi ormai la crisi si fa sentire, i politici locali e non, danno la colpa agli immigrati, all'Europa o ai governi precedenti...

Do., 19.09.2013 - 15:10 Permalink