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“Gli inquilini non sono così importanti”

Al via la trattazione del disegno di legge provinciale inerente all’edilizia abitativa agevolata. Sì al fondo di garanzia, ma solo per i proprietari dell’immobile.
Prati Gries Ipes
Foto: Ipes

Si è riunita ieri, sotto la presidenza di Paula Bacher, la quarta commissione legislativa per la trattazione del disegno di legge provinciale n. 116/22, "Modifiche alla legge provinciale 17 dicembre 1998, n. 13, Ordinamento dell’edilizia abitativa agevolata”. Del disegno di legge avanzato dalla maggioranza SVP, sono stati approvati i primi 6 articoli su 8 totali. Per gli altri due sarà necessario attendere il parere della Giunta sulla copertura finanziaria. Discussione rimandata dunque alla prossima seduta, prevista l’8 novembre.

Tra gli articoli approvati, troviamo l’abbassamento del punteggio minimo per accedere all’edilizia abitativa agevolata che passa da 23 a 20 punti. Cambiamenti in vista anche per lo scioglimento del vincolo sociale dopo 20 anni: non ci sarà più bisogno di un parere bensì di una semplice richiesta  all’ufficio del Libro fondiario. 

La vicenda che ha visto protagonista il consigliere regionale Manfred Vallazza ha dato spunto anche per un nuovo articolo, onde scongiurare la possibile ennesima emulazione: l’assegnazione di un terreno edificabile agevolato non potrà essere concessa ai parenti - fino al secondo grado - dei precedenti proprietari.

Durante la discussione sulla nuova legge, ricorrente è stato anche il tema degli affitti. Il disegno di legge presentato dalla maggioranza prevede l'istituzione di un fondo di garanzia in caso di morosità. I beneficiari non sono tuttavia gli inquilini che potrebbero ricevere un sostegno per sostenere i propri canoni bensì i proprietari dell’immobile che verranno sovvenzionati dalla Provincia qualora il proprio conto corrente non venisse rimpolpato con l’attesa regolarità. 

Addirittura la Provincia si riserverà di pagare anche possibili danni che il proprietario imputerà al precedente inquilino al termine del rapporto di locazione.

Critica l’opposizione consiliare dei Verdi, secondo la quale la politica sociale dovrebbe avere un approccio diverso in grado di mettere al centro gli inquilini e le inquiline. Il riferimento è anche alle preoccupazioni delle rappresentanze dei locatori, che ipotizzano che un fondo di garanzia gestito esclusivamente a beneficio dei proprietari comporterà un ulteriore aumento degli affitti.

 

"Durante il viaggio di studio a Vienna abbiamo visto che in caso di impossibilità a pagare si dovrebbe intervenire in modo completamente diverso: con il lavoro sociale e di quartiere, e partendo dalla situazione di emergenza in cui una famiglia o una persona può trovarsi improvvisamente -  sostiene la consigliera Brigitte Foppa -. È sorprendente che una proposta così orientata ai proprietari sia arrivata proprio dalla parte dell’ala sociale SVP e che gli emendamenti siano stati respinti”.

Secondo i Verdi è importante introdurre nuovi appartamenti sul mercato degli affitti “ma la strada scelta dalla giunta SVP-Lega Salvini-Forza Italia è chiaramente basata sui proprietari. Gli inquilini – sottolinea l’opposizione –  non sono così importanti”.