INFLUENCER BENEFATTORI E MILIONI DI EURO
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“Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto”.
Questa è una frase presa dal libro più letto:La Bibbia.
Mi è venuta in mente in questi giorni mentre leggevo dello “scandalo” della nota Influencer Chiara Ferragni.
In sostanza l’antitrust ha sanzionato le società Fenice e TBS Crew che gestiscono i marchi e i diritti di Ferragni, insieme a Balocco, che hanno pubblicizzato il pandoro ‘Pink Christmas’ (due volte e mezzo il prezzo del pandoro non firmato Ferragni) lasciando intendere ai consumatori che una parte dell’acquisto sarebbe stata devoluta a un ospedale torinese per sostenere la ricerca sull’osteosarcoma e sul sarcoma di Ewing e comprare un nuovo macchinario.
In realtà, la donazione al Regina Margherita, l’ospedale di Torino, era già stata fatta da Balocco precedentemente, a maggio 2022, ben prima del periodo natalizio.
Le società della Ferragni dunque, sebbene abbiano incassato grazie all’iniziativa del pandoro griffato oltre 1 milione di euro , non avrebbero contribuito.
Ma non basta, perché notizia di poche ore fa sono le uova di Pasqua firmate Ferragni per il quale sembrerebbe che ancora una volta la nota Influencer si sia presa 1,2 milioni di euro, di quali solo 36 mila devoluti effettivamente a una onlus di beneficenza.
Stessa storia del pandoro insomma.
Guardando Instagram mi sono meravigliato dei migliaia di like e sostegni, soprattutto di giovani,a un video dove l’influencer chiedeva perdono per l’accaduto ammettendo il suo sbaglio.
Peccato però che questo accadeva prima di sapere,proprio in queste ore, della nuova truffa delle “uova d’oro”.
Come è possibile che questi “influencer” che tanto pontificano beneficenza e incassano milioni di euro e mercificano ogni oggetto prodotto dai vari brand attraverso le varie storie sui social ricevendo, da parte delle stesse aziende, compensi cospicui dopo tutte queste notizie che trovo sconcertanti siano ancora seguiti e sostenuti da molti?
Forse dovremmo pensare un istante a come la nostra società non abbia bisogno di “Influencer” che ci dicano cosa vestire, dove andare in vacanza, cosa comprare per Natale o tanto altro, ma di veri esempi da seguire, che non mercificano alcun oggetto o azione.Penso a tutti coloro che fanno volontariato o tutte le persone che aiutano il prossimo nel loro silenzio, senza storie, like e senza ricavare milioni di euro nelle loro tasche.
Zum ganzen Influenza…
Zum ganzen Influenza-Geschwurble habe ich so ziemlich die gleiche Meinung wie Tommy bei seinem letzten WettenDass. So in etwa: Schweini kann gut Fußball spielen, er hat das gelernt, das Selbe bei seiner Frau, ehemals Profi im Tennis, genau so zu Helene Fischer und den beiden anwesenden deutschen Schauspielern (u.a. Jan Joseph Liefers). Und dann zur Influencerin: Was haben Sie gelernt, was können Sie?" - sichtlich genervt. Auch mich nervt dieser Humbug.