La corsa dietro il vento

Al Teatro Cristallo di Bolzano approda il 23 marzo alle ore 21.00 il nuovo spettacolo di Gioele Dix. L’attore italiano si cimenta nuovamente con lo scrittore Dino Buzzati nel cinquantesimo anniversario della sua morte. Non è la prima volta infatti che Dix si confronta con Buzzati, di cui cominciò a leggere i racconti già intorno ai 12-13 anni rimanendo affascinato dalla sua ineffabilità, dal suo lasciare il lettore in sospeso. Poi qualche stagione fa al Teatro Parenti di Milano in uno dei suoi “GioveDix Letterari” portò per la prima volta la prosa di Buzzati sul palco e successivamente registrò quattro audiolibri di sue opere.
Ora lo scrittore italiano diventa protagonista di un vero e proprio spettacolo dal titolo “La corsa dietro il vento”, ispirato ai suoi “Sessanta racconti”, opera del 1958 che si aggiudicò il Premio Strega ma non ebbe il successo meritato. Con questo spettacolo Dix mette in scena un variegato mosaico di personaggi e vicende umane, allo stesso tempo strabilianti e comuni, nel quale ogni spettatore e spettatrice può riconoscersi, trovare un frammento di sé. Quello di “La corsa dietro il vento” è un progetto che intreccia letteratura ed esperienza di vita, recitato con intensità e divertimento.
Vi ritroviamo i temi cari a Dino Buzzati, tra cui onnipresente è la morte, una porta verso una dimensione metafisica e rivelatrice. Il critico Emilio Cecchi diceva di lui che “Buzzati è un addomesticatore di apocalissi”, facendo riferimento all’ossessione dello scrittore di comprendere il mistero delle sorti umane. Il suo stile però è leggero, garbato, la sua penna elegante con cui tratteggia esistenze umane perdenti ma a cui non è negata alla fine un’occasione di riscatto. Nella letteratura di Buzzati dietro l’apparente banalità della realtà e delle esistenze si nasconde un senso profondo ed ineffabile.
Quella di Buzzati è anche una critica alla sua società, alla borghesia ottusa e cieca di fronte alla sua condizione esistenziale. Nella sua mediocrità il borghese diventa un paradigma dell’uomo di tutti i tempi, impotente di fronte al mistero insolubile dell’eternità o del suo opposto, la morte.
Lo spettacolo di Dix mischia però alle parole dello scrittore e giornalista bellunese anche le proprie personali inquietudini, le proprie esperienze ed i mille interrogativi che la vita ha lasciato irrisolti.
Gioele Dix, noto al pubblico televisivo per il suo ruolo di attore comico in programmi come Zelig e Mai dire Gol, è un veterano del teatro, mestiere che ha sognato dall’età di sette anni e a cui si è dedicato per tutto il resto della sua vita con alti e bassi prima di approdare al successo. Ha lavorato accanto ad attori come Franco Parenti e Antonio Salines che sono stati decisivi per la sua formazione.
In questo spettacolo l’attore riveste il ruolo di un capocomico, dividendo il palco con un’attrice, interpretata da Valentina Cardinali. I due provano a mettere in scena diversi racconti di Buzzati innescando così un meccanismo meta-teatrale e meta-letterario virtuosistico, che li costringe ad uscire ed entrare dai ruoli con una buona dose di ironia e leggerezza, dando modo così di fondere racconto e realtà, letteratura ed esperienze personali.
Lo spettacolo fa parte della rassegna “In Scena”, realizzato grazie ad una collaborazione tra il Teatro Cristallo e il Teatro Stabile di Bolzano, ed è prodotto da Giovit per la regia e sceneggiatura di Gioele Dix.
(S.G.)
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