Infermieri, “gestione devastante”
“La Direzione Aziendale comunica via mail, e senza preavviso, né rispetto per i propri collaboratori dipendenti e senza coinvolgere i sindacati, il taglio in busta paga a partire dal primo di aprile del plus-orario per il pagamento delle ore aggiuntive programmate. In sintesi, si riducono gli straordinari concordati con il personale infermieristico per garantire servizi essenziali. Così facendo andranno in crisi interi pezzi della nostra sanità ospedaliera con ulteriori chiusure di posti letto, peggiori condizioni di lavoro con l’aumento degli indici di stress, disaffezione del personale ed abbandoni”. A denunciarlo è il responsabile sanità del Partito Democratico altoatesino, Elio Dellantonio. Questo avviene “mentre la Direzione infermieristica continua di fatto a perseguire l’assunzione di responsabilità decisionali in campo clinico, in totale autonomia dall’area medica sia ospedaliera che territoriale. Così si creano i presupposti per una tempesta perfetta”. L’immagine di come viene trattata la professione infermieristica in Alto Adige, secondo Dellantonio, “subirà notevole danno a livello di opinione pubblica, con la fuga fuori provincia dei nuovi diplomati”.
Il PD sollecita perciò “un intervento immediato da parte dell’Assessore alla Sanità e Landeshauptmann affinché il provvedimento dell’Azienda sanitaria venga immediatamente ritirato. Non può essere un problema economico reperire i fondi necessari per remunerare gli straordinari del personale infermieristico se si sono trovati i fondi per istituire e pagare uffici di professionisti per il reclutamento del personale, staff costosi di dirigenti infermieristici che “dirigono” strutture con sempre meno personale, se si sono aumentati di decine di migliaia di Euro gli stipendi e le indennità dei dirigenti aziendali apicali non medici, se vengono firmate convenzioni milionarie con i privati in base a calcoli non sempre verificati”.
Numerose carenze
Dellantonio elenca poi le altre, numerose carenze del sistema sanitario locale: “Mancano 400 infermieri, si chiudono 200 letti a livello provinciale per mancanza di infermieri, si tolgono infermieri dalle attività di reparto per destinarle ai famigerati e costosissimi Staff delle Direzioni infermieristiche (tecnico assistenziali), si aumenta l’attività delle sale operatorie senza aumentare il numero delle strumentiste e si toglie il personale ausiliario per la movimentazione dei pazienti, si aumenta il carico documentale e burocratico riducendo le attività di relazione con i pazienti e di supporto ed assistenza clinica”.
Molti infermieri ritengono provocatorio pensare di realizzare una qualche formazione universitaria in questa situazione.
Il PD si dice “indignato” per il trattamento riservato al personale infermieristico, che costituisce in questa fase “l’anello di maggiore debolezza della nostra sanità pubblica a fronte di un impegno individuale della stragrande maggioranza del personale tecnico ed assistenziale davvero meritevole”. La conseguenza di questo è un “altissimo stress lavorativo ed un clima nei reparti e servizi caratterizzato da pessimismo, frustrazione e mancanza di fiducia verso i vertici aziendali. Molti medici, infermieri ed amministrativi ritengono provocatorio pensare di realizzare una qualche formazione universitaria in questa situazione”. Il riferimento di Dellantonio è alla ventilata apertura a Bolzano di un mini-corso universitario di medicina.