Contagi azzerati a fine maggio
“La Provincia autonoma di Bolzano dovrebbe avvicinarsi all’azzeramento dei contagi a partire dal 28 maggio, nonostante il numero di contagi osservati complessivamente è basso in valore assoluto (29 casi il 18 aprile), tuttavia il trend dei nuovi casi sta scendendo con particolare lentezza”. È quanto emerge dalle proiezioni dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle Regioni italiane sulla fine dell’emergenza Covid-19 in Italia che “potrebbe avere tempistiche diverse nelle Regioni a seconda dei territori più o meno esposti all’epidemia”.
In attesa della cosiddetta “fase 2” - riferiscono Walter Ricciardi, direttore dell’Osservatorio e ordinario di Igiene all’università Cattolica, e Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’Osservatorio - Basilicata e Umbria potrebbero registrare “zero nuovi contagi” già da domani, 21 aprile, mentre le ultime regioni a vedere la luce saranno quelle del centro-nord dove la diffusione del virus è iniziata prima, in Lombardia e nelle Marche, ad esempio, l’azzeramento dei contagi potrebbe avvenire non prima della fine di giugno. La previsione per il Sud è invece tra la fine del mese di aprile e l’inizio di maggio.
Gli esperti indicano una “data minima di assenza di nuovi casi di contagio” per ogni Regione: Piemonte 21 maggio, Valle d’Aosta 13 maggio, Lombardia 28 giugno, Bolzano 26 maggio, Trento 16 maggio, Veneto 21 maggio, Friuli Venezia Giulia 19 maggio, Liguria 14 maggio, Emilia Romagna 29 maggio, Toscana 30 maggio, Umbria 21 aprile, Marche 27 giugno, Lazio 12 maggio, Abruzzo 7 maggio, Molise 26 aprile, Campania 9 maggio, Puglia 7 maggio, Basilicata 21 aprile, Calabria 1 maggio, Sicilia 30 aprile, Sardegna 29 aprile.
Si tratta di una necessaria valutazione, basata sui dati forniti quotidianamente dalla Protezione civile dal 24 febbraio al 17 aprile, “sulla gradualità e l’evoluzione dei contagi, al fine di dare il supporto necessario alle importanti scelte politiche dei prossimi giorni”, spiega in una nota Solipaca. L’obiettivo non è quello di individuare la data esatta, puntualizza l’Osservatorio, “ma la data prima della quale è poco verosimile attendersi l’azzeramento dei nuovi contagi”.
Il coronavirus ha finora provocato oltre 22 mila e 700 decessi in Italia, dove attualmente si contano circa 172 mila e 400 contagiati, anche per questo, fa presente l’Osservatorio, occorre tenere alto il livello di guardia: “Una eccessiva anticipazione della fine del lockdown, con molta probabilità, potrebbe ‘riportare indietro le lancetta’ della pandemia e vanificare gli sforzi e i sacrifici sinora effettuati”.