Politik | Bolzano 2016

Un voto di protesta

Al ballottaggio scheda bianca o nulla, questa l’indicazione di Alleanza per Bolzano ai cittadini. Il motivo: “La legge elettorale è una truffa”.

Hanno sciolto le riserve gli alfieri di Alleanza per Bolzano: Giorgio Holzmann, Ivan Benussi, Enrico Lillo e Alberto Sigismondi non si schiereranno né con Renzo Caramaschi né con Mario Tagnin e al ballottaggio bolzanino di domenica prossima 22 maggio, propongono ai loro sostenitori di inserire nell’urna scheda bianca o nulla (la stessa posizione ha assunto CasaPound) in segno di protesta contro la legge elettorale. “La nostra è una posizione unanime, la normativa è una truffa, e senza il premio di maggioranza il ballottaggio è inutile, oltre a essere una spesa superflua per la città”, bacchetta Lillo, secondo cui, sebbene sia palese chi riuscirà ad avere la maggioranza, coloro che appoggiano l'uno o l'altro candidato non hanno voce in capitolo sulla composizione del consiglio comunale. Rincara la dose Benussi secondo cui il ballottaggio dovrebbe poter garantire più governabilità, una remota possibilità data l’attuale legge elettorale, definita “assurda e anti-democratica”. “In questo modo ci si prende gioco dei cittadini e si demanda quello che è un loro inequivocabile diritto ai partiti”, spiega l’ex sindaco di Bolzano che aggiunge: “Il vantaggio è solo di quei politici che sperano di acquisire più visibilità e quindi ‘vendersi’ meglio durante le trattative per la costituzione del governo cittadino, non possiamo essere complici di questo inganno”.

L’auspicio, interviene Holzmann, è che la Regione si attivi quanto prima per modificare la legge. “Anche l’assessore Noggler si era dichiarato a favore dell’abolizione del ballottaggio ma il fatto è che al Pd occorre l’appoggio della Svp, a una cosa tuttavia è servito il ballottaggio e cioè ad affannarsi a raccogliere le siringhe sotto ponte Palermo, come hanno fatto Tagnin e Gardini”, afferma sarcastico il numero uno di Alleanza per Bolzano sottolineando ancora una volta le divisioni ataviche del centrodestra. Sigismondi precisa invece che non è immaginabile sostenere Tagnin in quanto affiancato dalla Lega “che parla ancora di autodeterminazione del Sudtirolo”. Sulle possibili alleanze Holzmann non si sbilancia: “Restiamo fedeli al nostro programma, vedremo quali scenari si apriranno dopo il ballottaggio, ma non escludiamo l’appoggio al candidato sindaco del centrosinistra. In ogni caso la nostra eventuale opposizione sarà costruttiva e collaborativa, sempre nell’interesse della città”.