Sentieri (altoatesini) del cinema
Un documentario sulla vita dell’alpinista Hans Kammerlander; un film per bambini dal titolo provvisorio La befana vien di notte, con la presenza nel cast (anche questo ancora provvisorio) di Paola Cortellesi, per la regia di Michele Soavi; l’opera prima del giovane regista Giovanni Aloi, Tensione superficiale (titolo provvisorio), location prescelte: Lago di Resia, San Valentino, Burgusio, Bolzano e Austria; il nuovo lavoro del regista e attore romano Alessandro Gassmann, Il premio, commedia ambientata tra Roma e Stoccolma - girata anche in Alto Adige - e con protagonista un inedito Gigi Proietti drammatico; Der Trafikant, con il leggendario attore svizzero de Il cielo sopra Berlino Bruno Ganz che interpreterà lo psicoanalista Sigmund Freud, diretto da Nikolaus Leytner, e Bakuninhütte oder: Zeit für Anarchie, documentario sui movimenti anarchici in Europa - con rare immagini di repertorio - del giornalista pubblicista e filmmaker altoatesino Martin Hanni.
Sono questi alcuni dei 14 film che la Provincia di Bolzano si impegnerà a finanziare con 2,2 milioni di euro per un ritorno previsto - il cosiddetto “effetto Alto Adige” - di 3,7 milioni, le cifre del secondo call 2017 per il sostegno a produzioni cinematografiche girate in Alto Adige e approvate oggi (20 giugno) dalla giunta provinciale. 9 dei 14 film scelti dalla Film commission di IDM provengono dall’Italia - di cui 4 fanno capo a una produzione altoatesina - 3 dalla Germania e 2 dall’Austria, per un totale di circa 172 i giorni di riprese sul territorio altoatesino. Dei film citati, in particolare, il doc su Kammerlander Manaslu – Berg der Seelen (titolo di lavorazione) riceverà un finanziamento di 379mila euro; il lungometraggio di Soavi 375mila euro; Tensione superficiale 350mila euro; Il premio 300mila euro; Der Trafikant 170mila euro e Bakuninhütte oder: Zeit für Anarchie 33mila euro.
Uno sguardo indietro: il fondo è attivo dal 2010 e ha sostenuto 167 progetti per oltre 2.600 giornate di riprese e un “effetto Alto Adige” stimato in circa 45 milioni di euro. Per avere un finanziamento pubblico, va ricordato, le produzioni televisive e cinematografiche devono investire in Alto Adige almeno il 150% di quanto ricevuto. “Un sistema efficace perché attira le imprese cinematografiche e allo stesso tempo permette di far lavorare molti giovani professionisti locali in un settore che, con 500 imprese, è in forte crescita”, afferma il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini nel corso della conferenza stampa post-giunta. Investire nel campo cinematografico e televisivo - sottolinea Tommasini - è una scelta che “si sta rivelando sempre più strategica, sia da un punto di vista della crescita economica e creazione di posti di lavoro, che di quello dello sviluppo culturale”.