Ottava campagna Caritas "La fame non fa ferie"
Sulla nostra terra circa 800 milioni di persone soffrono la fame. In Africa la situazione è particolarmente difficile. Milioni di madri e padri non sanno come sfamare i loro figli. Eppure, rispetto a dieci anni fa, circa 167 milioni di persone in meno patiscono la fame. Questo è il messaggio lanciato oggi dalla Caritas per l’iniziativa di sensibilizzazione e raccolta fondi “La fame non fa ferie” di quest’anno. Lo scorso anno la Caritas ha portato aiuto e stimolato l’iniziativa personale di oltre 110.000 persone grazie a 23 progetti presenti in ben dieci Stati africani.
Il primo punto degli “Obiettivi del Millennio” dell’Onu, otto obiettivi che tutti i 193 stati membri dell'ONU si sono impegnati a raggiungere entro l'anno 2015, dava assoluta priorità allo sradicamento della povertà estrema, dimezzando il numero delle persone che patiscono la fame entro il 2015. Quest’obiettivo non è stato raggiunto completamente, la battaglia contro la povertà ha fatto però notevoli progressi. Rispetto a dieci anni fa il numero delle persone che patiscono la fame si è ridotto, infatti, di 167 milioni. L’ottava campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “La fame non fa ferie” è partita con uno smart mob in piazza del Grano a Bolzano.
«Gli Obiettivi del Millennio 2000-2015 hanno dato nuova linfa alla battaglia contro la fame» spiegano i due direttori della Caritas Paolo Valente e Franz Kripp. «Grazie ai numerosi donatori, negli ultimi quindici anni con i nostri progetti all’estero siamo riusciti a raggiungere e migliorare le condizioni di vita di 430.000 persone».
In Africa l’azione della Caritas è rivolta soprattutto al sostegno all’agricoltura, oltre all’assistenza sanitaria e ai progetti di formazione. Più dell’80 per cento della popolazione di questo continente vive, infatti, di agricoltura e allevamento e dipende completamente dalle piogge. Se non piove il mais nei campi dissecca e le fonti d’acqua si esauriscono. Venendo a mancare il foraggio, i contadini sono così costretti a vendere le bestie, per evitare di farle morire. Alle famiglie, alla fine, non rimane nulla per sopravvivere.
In oltre 23 progetti in dieci Paesi differenti la Caritas offre alla popolazione un aiuto all’auto-aiuto, per dare a donne e uomini africani la possibilità di camminare sulle proprie gambe e diventare indipendenti. Nel 2014 più di 3.300 altoatesini hanno donato oltre 600.000 euro ai diversi progetti che porta avanti la Caritas altoatesina. Quasi 1.200 persone hanno versato mensilmente una donazione di sette euro per una cosiddetta “adozione a distanza”.
Al numero 0471 304 304 e fino al termine della campagna “La fame non fa ferie”, il 6 settembre, la Caritas ha attivato un numero verde per fornire informazioni che possono essere richieste anche presso la sede stessa della Caritas, in via Cassa di Risparmio 1 a Bolzano oppure online www.caritas.bz.it.
La Caritas impiega l’importo delle donazioni al 100 per cento nei progetti stabiliti. Le spese amministrative e di gestione delle donazioni, come anche le spese per la pubblicità della campagna sono coperte da sponsor privati. I progetti stessi sono anche descritti e messi a disposizione dei donatori nella rivista “Aiutare” e sul sito web della Caritas (www.caritas.bz.it). La campagna “La fame non fa ferie” è finanziata dalla Conferenza Episcopale Italiana e da sponsor privati.
Questi i conti correnti della Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone:
Intesa Sanpaolo, IBAN: IT18 B0306911619000006000065
Raiffeisen Landesbank, IBAN: IT42 F0349311600000300200018;
Südtiroler Sparkasse, IBAN: IT17 X0604511601000000110801;
Südtiroler Volksbank, IBAN: IT12 R0585611601050571000032.