Politik | Intolleranza

"Moriremo tutti islamici"

Il Partito Anti-Islamizzazione Italiano ritorna a Bolzano con il complottismo della sostituzione etnica e l'intolleranza religiosa: "La tolleranza non esiste".
PAI
Foto: Salto.bz

Ieri, 19 dicembre, in una sala semivuota dell’Hotel Kolping di Bolzano, si è riunito - per così dire - il primo nucleo di un altro piccolissimo partito che si aggiungerà alle varie sigle che talvolta si possono incrociare sui manifesti e gli strilloni in tempi di elezioni, il PAI, Partito Anti-Islamizzazione Italiano. Presenti il segretario Stefano Cassinelli e l’ex-eurodeputato e giornalista egiziano Magdi Cristiano Allam. Sono presenti in sala anche alcuni esponenti della politica locale, come Alessandro Bertoldi (Forza Italia) e Barbara Pegoraro (Alto Adige nel Cuore), nella foto in copertina, ma anche il leghista Luigi Nevola e Gabriele Giovannetti, anche lui della lista di Urzì.

Diego Ferrero, segretario regionale del PAI, introduce la conferenza, sostenendo che l’Italia sarebbe in serio pericolo, poichè ci sarebbe in atto una presunta enorme islamizzazione delle leggi, della Costituzione e dei princìpi italiani: “Le persone non riescono a vedere ciò che vogliamo fargli capire, noi dobbiamo combattere. C’è solo una religione che crea problemi al mondo, l’Islam”, conclude. Mario Vitale, il presidente del partito territoriale ed ex-primario all’Ospedale di Bolzano, esprime preoccupazione come il suo collega. Il Leitmotiv degli interventi è infatti quello del risentimento e della paura: “Ci stanno cambiando le regole in casa nostra. Siamo contro la pulizia etnica nella nostra Provincia” - quale? -  “ma noi siamo abituati alla colonizzazione, nonostante siamo noi i colonizzatori, Svp e Pd vanno contro gli italiani”.

 

 

Arriva il turno di Stefano Cassinelli, giornalista del Il Giorno,  estremamente deluso dalla risicata platea ma ciò non gli vieta di partire comunque in quarta. “Non tutti gli islamici sono terroristi ma la maggior parte sono probabilmente brave persone”, anche se per il partito, che non si candiderà in nessun seggio, ritiene che “la tolleranza non esiste”.

 

Cassinelli dice di rigettare ogni forma di razzismo, di avere "un figlio di colore" - a mo' di ammenda morale - ma per esempio avrebbe visto 50 ragazzi di colore in giro “senza nulla da fare, o sono Madre Teresa di Calcutta o sono tutti Marylin Manson”, conclude il confuso intervento senza essere supportato dal nesso causale. Non è ancora finita, Cassinelli si rifugia in una citazione in odor di 1992, nonostante non provenga da un'idea di Stefano Accorsi: "Prima si diceva moriremo tutti democristiani. Se non ci diamo da fare moriremo tutti islamici".

 

Magdi Cristiano Allam, egiziano naturalizzato italiano, definito più volte il Pinocchio d’Egitto (come nel caso dello scrittore Valerio Evangelisti), è giornalista del Giornale, ex-eurodeputato eletto nelle fila di Silvio Berlusconi, tra i più assenteisti della legislatura (77,12% di assenze) e per un breve periodo membro del direttivo di Fratelli d’Italia. Il giornalista è reso famoso per la sua attività d'opinionista in televisione e per le sue convinzioni, come la presenza dell'assurdo "Piano Kalergi", ovvero quella diffusissima teoria del complotto, secondo la quale i potenti d'Europa vorrebbero rimpiazzare le popolazione europee con quelle africane. Allam dixit.

Il giornalista introduce l’intervento aprendo una breve parentesi pseudo-teologica e pseudo-storica sulla religione islamica: “Non esiste Islam senza la militarizzazione e la politica”, continua, “Abbiamo paura, in Italia assistiamo a un enorme tracollo demografico, assistiamo a una sostituzione etnica in corso”. La lotta alla dietrologia della sostituzione etnica e l’intolleranza religiosa - “la tolleranza non esiste”, come dice Cassinelli - sono lo scopo d’essere di un partito che per ora non si presenterà alle elezioni. Colpa del pubblico ridotto? Di certo, la serata non ha fatto sold-out.