Gesellschaft | LGBTQIA+

Arriva Südtirolo Pride

Si avvicina la parata per i diritti delle persone queer che sarà il 28 giugno a Bolzano. Zambaldi (direttivo): “Il nostro è un atto politico. Il nome? Un richiamo ad Alexander Langer”.
Südtirolo Pride simbolo
Foto: Alto Adige Pride Südtirol
  • La data è fissata: sabato 28 giugno a Bolzano si terrà il primo Pride altoatesino. “Il nostro è un atto politico” dichiara Adele Zambaldi, nel direttivo di Alto Adige Pride Südtirol, l’associazione nata per organizzare l’evento, che già dal nome si presenta in modo rivoluzionario: Südtirolo Pride. “Abbiamo scelto un termine trans-linguistico per la prima grande manifestazione per i diritti e le rivendicazioni LGBTQIA+ in Alto Adige”, prosegue Zambaldi che racconta come l’idea prende spunto da uno dei grandi politici e pensatori locali: “Il termine richiama l'uso di "Sudtirolo" scelto da Alexander Langer, rappresenta un ibrido tra lingue, un tentativo creativo di superare confini e categorie”.

     

    “I diritti non sono qualcosa di stabile, c'è bisogno che le persone lottino per mantenerli”

     

    L’urgenza di una manifestazione come il pride, spiega Zambaldi, è legata a doppio filo con i cambiamenti a livello mondiale: “Oggi ha ancora più valore rivendicare il fatto che noi persone queer ci siamo e restiamo qui. I diritti, che oggi sono messi in crisi, non sono qualcosa di stabile, c'è bisogno che le persone lottino per mantenerli”. 

  • Il collettivo di Alto Adige Pride Südtirol Foto: SALTO
  • Sulla situazione in Alto Adige aggiunge: “Le discriminazioni sono molto difficili da misurare perché c'è molto under-recording e under-reporting, per questo è molto difficile dare dei dati concreti. C'è molta invisibilizzazione delle tematiche e anche delle persone queer, per questo è ancora più difficile creare connessioni e creare comunità. Il pride è un modo per unire le persone nostro territorio ed è importante far sapere che ci siamo in modo da unirsi almeno tra di noi e con le persone che ci vogliono sostenere.

     

    “In Alto Adige c'è molta invisibilizzazione delle persone queer”

     

    È anche questo, spiegano, il significato del logo creato da Marea Gadotti per questa prima edizione del Pride: “La rosa di re Laurino circondata da una vipera dal corno rappresenta l'unione di due simboli locali di protezione. I colori scelti riflettono quelli delle bandiere della nostra comunità. Il gambo spinato della rosa e il dorso scagliato del serpente, entrambi neri, evocano il dolore, le ingiustizie e le morti subite dalle persone LGBTQIA+ nella lotta per un futuro migliore”.  

    Il Pride di quest’anno è il primo a Bolzano e sarà anche l’unico in tutta la Regione. Da quando è nata l’idea sono state tante le realtà che hanno contattato il collettivo per entrare a far parte della manifestazione. “La rete attorno al Pride in questi mesi si è allargata e sempre più realtà stanno dando il loro contributo alla programmazione degli eventi, che da aprile si moltiplicheranno”, conclude Zambaldi. 

  • Road to pride

    Durante la conferenza stampa di oggi (21 marzo) sono state presentate tante attività del Road to Pride, gli appuntamenti organizzati in sinergia con diverse realtà de territorio per tematizzare le vite e le rivendicazioni delle persone Igbtqia+ in modi diversi. 

    Il programma degli eventi legati al Pride di Bolzano è ricco e variegato, iniziando il 27 marzo con la proiezione del film Vergot al Filmclub di Bolzano, seguito il 2 aprile dalla presentazione del libro e podcast Le radici dell'orgoglio con Giorgio Umberto Bozzo presso la Biblioteca Civica. Il 5 aprile sarà la volta di arab e queer con Sandra Cane nell’ambito di +970 chiamata dalla Palestina, mentre l’11 aprile verrà presentata la rivista LaFalla del Cassero di Bologna. Il programma include anche gli spettacoli Preferisco il rumore del mare della compagnia BALT e Kummerspeck di Sebastiano Moltrer. Haus der Familie organizzerà incontri per la comunità LGBTQIA+ e le loro famiglie, mentre tra gli ospiti di rilievo ci saranno Lorenzo Bernini e Sara Fabbri, presenti a giugno alla Nuova Libreria Cappelli. Per sensibilizzare e unire le comunità sono previsti Queer Swap Party e la vendita di merchandise equo e solidale, tra cui t-shirt in cotone biologico, in un’ottica di sostenibilità e supporto alle persone marginalizzate. Maggiori dettagli sono disponibili su www.pride.bz.it.