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Ispra dà l’ok al trasferimento di JJ4

Parere favorevole alla proposta della LAV alternativa all'abbattimento. Apertura anche dal Ministero dell’ambiente. E intanto Fugatti ordina l'uccisione di un altro orso.
Orso
Foto: Unsplash

C’è una svolta importante alla vicenda legata alla gestione degli orsi in Trentino. L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale si è espresso a favore a trasferire all’estero JJ4 nei rifugi indicati dalla Lega Anti Vivisezione e anche il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, in attesa della pronuncia del Tar prevista l’11 maggio, dopo il rigetto della richiesta del presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, di anticiparla al 20 aprile, apre alla possibilità: “Dobbiamo trovare il luogo dove portare l'orsa – ha detto il ministro dai microfoni di Radio Anch’Io – non diamo una soluzione abbattendola”. Secondo il Ministro, la decisione di catturare l’animale è stata presa in base al testo unico di pubblica sicurezza ma le scelte vengono fatte in seno al presidente della provincia di Trento. “La questione che ci ha fatto emergere questo gravissimo episodio - ha  aggiunto Pichetto – è che purtroppo ci sono 120 orsi dove dovrebbero esserci 40. Sono stati immessi con una scelta dell'uomo, locale, fatta a fini turistici. E poi è scappata di mano. Sono aumentati a dismisura e ora la situazione va ricondotta all'ordine. Significa un piano di trasferimento e di allargamento con più territori. Il problema esiste ed esiste tutto”.

Con buona pace del Presidente della Provincia Autonoma Fugatti, la condanna a morte di JJ4 è un’opzione per lui sempre meno percorribile


Secondo la LAV, il parere dell’ISPRA rappresenta una svolta importante e alimenta la fiducia per l’atteso giudizio del Tribunale Amministrativo. “Nonostante la posizione LAV resti ferma nella richiesta di accertamenti anche con ausilio della medicina forense veterinaria della esatta dinamica incidente, esprimiamo grande soddisfazione sul parere depositato ieri sera da ISPRA al Tar di Trento – è la posizione dell’associazione animalista sintetizzata in una nota –. Ora, con buona pace del Presidente della Provincia Autonoma Fugatti, la condanna a morte di JJ4 è un’opzione per lui sempre meno percorribile”. 

 


Per l’Istituto scientifico governativo, i due rifugi indicati dalla LAV sono un’opzione che il TAR potrà prendere in considerazione per formulare il giudizio che sarà rilasciato nel corso dell’udienza collegiale di sospensiva.
Il responsabile nazionale LAV Animali Selvatici, Massimo Vitturi, ha dichiarato che nei prossimi giorni verrà depositata tutta la documentazione tecnica necessaria ad attestare i requisiti di sicurezza delle due strutture e scongiurarne l’uccisione. Nel frattempo Vitturi si appella al Presidente della Repubblica Mattarella e alla Presidente del Consiglio Meloni “affinché Fugatti venga richiamato al suo ruolo che non è quello di sceriffo”. Per l’organizzazione la gestione degli orsi non può essere una competenza regionale e deve tornare nelle mani dello Stato, per poi venire affidata ad un pool di esperti e che coinvolga anche il resto dell’Europa.

Nel frattempo, Maurizio Fugatti firma un altro decreto di abbattimento per Mj5, l'orso ritenuto responsabile dell'aggressione avvenuta lo scorso 5 marzo in valle di Rabbi.

La vita dell'orsa JJ4 non ci restituirà nostro figlio

 

Carlo Papi, padre di Andrea, il ragazzo morto a seguito dell’aggressione di JJ4 si dissocia dalla speculazione politica avvenuta a seguito della tragedia: “La vita dell'orsa JJ4 non ci restituirà nostro figlio – ha detto Papi a Repubblica –. Troppo comodo cercare di chiudere questa tragedia eliminando un animale, a cui non può essere imputata la volontà di uccidere. Non ci interessano i trofei della politica: noi pretendiamo che ad Andrea venga restituita dignità e riconosciuta giustizia.

Un effetto boomerang che dimostra ancora una volta tutta l’incapacità politica di questa Giunta

“Le scomposte reazioni del Presidente Fugatti che da ieri vorrebbe uccidere fino a 70 orsi, il suo continuo alzare il tiro contro JJ4 e gli altri orsi, non hanno fatto altro che aumentare le legittime preoccupazioni di cittadini e turisti – sostiene l’Associazione – con un effetto boomerang che dimostra ancora una volta tutta l’incapacità politica di questa Giunta, del tutto inadeguata a gestire la presenza degli orsi sul territorio favorendo la convivenza pacifica con i cittadini nel pieno rispetto della sicurezza di tutti, persone e animali. La tragedia accaduta a Caldes deve rappresentare un punto di svolta da cui ripartire per avviare un progetto educativo-informativo rivolto a tutti i cittadini trentini. Ma Fugatti, sordo e cieco a ogni proposta di buon senso fino a oggi, ha deciso una vendetta personale contro gli orsi che certamente, peraltro, non garantirà la sicurezza dei cittadini”.

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Josef Fulterer Sa., 22.04.2023 - 07:28

Da sich inzwischen die Einsicht durch zu setzen scheint, dass die unbegrenzte Verbreitung der Großraubtiere problematisch werden könnte, könnte der Abschuss der überzähligen Tiere unter den Jägern versteigert werden.
Damit würden zumindest ein Teil der der Management-Kosten für das Großraubwild abgedeckt.
Zudem erhöht sich bei bejagdten Tieren der erwünschte Respekt vor den Menschen.

Sa., 22.04.2023 - 07:28 Permalink
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Dietmar Nußbaumer So., 23.04.2023 - 20:50

Eigentlich tragisch, dass erst jetzt ein Umdenken stattfindet. Was daraus wird, da bin ich noch skeptisch. Interessant wird ein Aufrollen der Causa vor Gericht.

So., 23.04.2023 - 20:50 Permalink