boznerluft - l’essenza di Bolzano
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SALTO: Potreste presentarvi e descrivere il vostro progetto? Di cosa si tratta e come è nato?
Francesco: Siamo Francesco e Marco, i creatori della pagina Instagram boznerluft. In realtà è nato tutto per caso – noi ci occupiamo di altro nella vita, lavoriamo nel commercio, ma ci siamo incontrati grazie alla passione di volere mostrare Bolzano come la vediamo con i nostri occhi. Siamo entrambi “importati” a Bolzano.
Marco: Io sono nato e cresciuto non tanto distante, a Merano, però comunque Bolzano è una realtà diversa da quella in cui sono cresciuto. Sono venuto qui per lavoro e ci sono rimasto a vivere, ormai sono qui da dieci anni.
Francesco: Io invece vengo da più lontano, sono campano e anch’io mi sono trovato a Bolzano per lavoro, una realtà completamente diversa da quella a cui ero abituato. Abbiamo deciso per gioco di fare foto e video della città di Bolzano, con l’idea di mostrare la bellezza di Bolzano, come la vediamo noi. Mostriamo quindi il nostro punto di vista molto fotografico ed estetico. Nei nostri video cerchiamo sempre di fare sentire i rumori della città, di mostrare angoli inaspettati a cui spesso nella vita quotidiana non si fa caso, perché forse ci si passa per lavoro o per studio e non si alza mai lo sguardo per vedere quello che c’è intorno. È bello sentire dalle persone che seguono il nostro profilo l’esclamazione incredula “Ma questa è Bolzano?!” – è bella questa frase, perché effettivamente sì, la città che fotografiamo è Bolzano e fermarsi a respirare sul fiume o guardare le vie nel centro storico sono delle attività che spesso ci mancano nella vita quotidiana. È per questo che ci è venuta l’idea di creare un progetto fotografico o di brevi video per i bolzanini.
Marco: Esatto, facciamo foto e video non per i turisti, ma per chi vive a Bolzano, perché il bolzanino è frenetico e ha tante cose da fare e spesso non si accorge di qualche angolo o scorcio della sua città veramente bello da osservare. Quindi il nostro progetto è mirato soprattutto alle persone che vivono la città ogni giorno.
Francesco: La nostra idea è quella di creare una community di persone che vivono a Bolzano, lungi da tutto ciò che può essere turistico e a cui sono dedicate altre pagine e altre realtà. Noi vorremmo trasmettere la società, la cultura e la lingua di Bolzano – sulla nostra pagina c’è un mix di bilinguismo, perché quello che ci piace di questa città, quello che vogliamo fare vedere è una realtà completamente unica che non si trova nel resto d’Italia. Bolzano ha carattere, un’estetica e architettura tutta sua che ci dà molto: vieni a Bolzano e sai che sei a Bolzano, anche per la vicinanza con la natura e le montagne. È bello mostrare queste particolarità nel modo più naturale possibile, senza filtri o montaggi, per fare vedere anche la vita che c’è a Bolzano. Nei nostri video si vede il bar di turno, un’attività commerciale…
Marco: … un semplice ciclista che attraversa il ponte – ricordiamo che Bolzano è una città fatta di ciclisti, fa parte della sua identità che mostriamo attraverso il nostro progetto.
Francesco: Un’altra cosa che ci ha sempre appassionato è tutta la realtà di commercio e artigianato che c’è a Bolzano, mi viene in mente l’attività di TonHaus oppure Thaler.
Marco: Ci sono tanti locali, pasticcerie, panifici – per esempio il panificio Grandi che è riuscito a mantenere la sua tradizionalità nel corso del tempo: ha solo due punti di vendita, ma offre dei prodotti genuini molto ricercati.
Francesco: Attraverso le nostre foto e i nostri video vediamo anche la bellezza della parte commerciale della città e cerchiamo di trasmettere le esperienze che si possono vivere in determinati posti – c’è un’atmosfera particolare in questi luoghi, che spesso contiene qualcosa di storico.
Quello che vogliamo fare vedere è una realtà completamente unica che non si trova nel resto d’Italia - Bolzano ha carattere, un’estetica e architettura tutta sua.
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Come operate per fare i vostri video e le vostre foto? Sono impressioni spontanee oppure avete una sorta di programma, una lista con i posti da riprendere e fotografare?
Marco: È una cosa che ci viene naturale – non abbiamo fotocamere o videocamere, ma giriamo in città con i nostri cellulari. Il nostro progetto parte dall’idea del nostro occhio, di catturare un’immagine di un determinato posto, ma anche di un’emozione che cerchiamo di rendere al meglio attraverso una foto o un video. Pubblichiamo queste impressioni senza filtri, musiche o post-produzioni sul nostro profilo Instagram, proprio così come sono.
Per esempio, un giorno mi trovavo sul Lungo Talvera e il mio occhio ha colto la ciclabile con la gente che passava avanti e indietro. In quel momento il sole, gli uccellini che cinguettavano, il fiume che scorreva hanno creato dentro di me qualcosa di idilliaco e bellissimo e mi è venuta l’idea di filmare questa scena e pubblicarla. Non c’è nulla di preparato nel nostro progetto, non abbiamo un programma che seguiamo, anche perché non abbiamo il tempo di pianificare le nostre produzioni in questo modo.
Francesco: La luce e i colori fanno tanto – per esempio, la mattina andando al lavoro ci si ferma in piazza Walther e inondata dalla luce dell’alba è bellissima. Quell’atmosfera si può trasmettere soltanto se si è lì in quel momento, in quel determinato orario del giorno. Poi ovviamente c’è un minimo di post-produzione nel momento in cui creiamo dei Reel su Instagram, nei quali mettiamo insieme in un solo video più foto di momenti diversi, come l’ultimo che abbiamo creato in cui mostriamo la città dalle luci dell’alba alle luci del tramonto.
Per il resto, la nostra produzione è completamente naturale – passeggiando per la città, facciamo una foto o un video appena ci viene l’ispirazione.
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In che misura questo progetto ha cambiato la vostra percezione di Bolzano?
Francesco: Per quanto mi riguarda, sono in Alto Adige da cinque anni e grazie al progetto boznerluft ho imparato tante cose, soprattutto ho cominciato a studiare la storia e l’architettura di Bolzano. Prima di fare foto in giro per la città non ero tanto consapevole dei nomi dei palazzi e delle vie, adesso invece li conosco meglio – è anche questo il messaggio del progetto.
Marco: Sono d’accordo, boznerluft ti cambia, ti insegna tante cose e ti aiuta a scoprire la città, perché ci si ferma a guardare con più consapevolezza, anche un semplice edificio con un balcone sotto il quale si passa ogni giorno o un atrio coperto tutto piastrellato di blu. Forse altre persone conoscevano già questi posti, ma per noi erano assolutamente sconosciuti. Un buon esempio è il palazzo mercantile: ci sono sempre passato davanti senza pensarci, ma il giorno in cui ci sono finalmente entrato è stata una scoperta enorme. Quindi il progetto ha cambiato molto il mio modo di vedere la città, mi aiuta a fermarmi, guardare e imparare qualcosa.
Francesco: Bastano piccoli momenti della quotidianità a ricordarci quanto à speciale Bolzano: prendere il caffè al Waag con la musica jazz, oppure al Corte dove è molto tranquillo la mattina, guardando le persone passare dietro le vetrate – ogni posto ha la sua atmosfera e boznerluftvuole trasmettere tutta l’atmosfera di Bolzano
Marco: Purtroppo negli ultimi tempi si sente sempre parlare di Bolzano in termini di delinquenza e microcriminalità, emergono tante cose brutte. Secondo noi è impossibile negare il fatto che queste problematiche esistono, però bisogna concentrarsi anche sull’altro lato della città che ha molti aspetti belli in grado di emozionarci e di darci qualcosa. S questo spingiamo molto con il nostro progetto, le immagini e i brevi video; purtroppo, le persone vedono tanta negatività nella vita quotidiana, anche sui social e noi vogliamo restituir la sensazione di tranquillità, serenità e felicità che Bolzano ci dà realmente. Basta saperla cogliere.
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Il progetto boznerluft ci insegna tante cose, ci fa scoprire la città, ci aiuta a fermarci e guardarci intorno con più consapevolezza.
Secondo voi, cosa rende Bolzano una città così speciale?
Francesco: Quello che adoro di Bolzano è che è una città a misura d’uomo. Con questo intendo la grandezza e percorribilità della città: si può facilmente andare da un punto all’altro della città, parliamo di quattro o cinque chilometri. Ma allo stesso tempo resta comunque una città con due, tra poco tre centri commerciali, un centro storico, una sua storia e una forte identità culturale, mantenendo la piccola dimensione con i quartieri, i parchi, gli spazi di tranquillità.
Marco: Sono anche per me le cose che rendono speciale Bolzano – il fatto che sia una città a misura d’uomo ci consente tanti spostamenti. Io sono un ciclista e mi sposto soltanto in bicicletta per andare al lavoro o tornare a casa, per me le ciclabili sono fondamentali e a Bolzano sono gestite veramente bene. È una cosa che mi piace molto di questa città, come anche il suo carattere: ha un'aria frizzante, mi mette allegria perché ha un bel centro storico vivo, pieno di storia e cultura. Sono anche un grande amante della natura e dell’acqua e anche questo aspetto di Bolzano lo trovo bellissimo: abbiamo fiumi, laghi, le passeggiate vicine, il colle del Renon a due passi. Allo stesso tempo però ci sono anche dei centri commerciali che ovviamente servono per mandare avanti il commercio, ma non ne abbiamo troppi. Mi piace il fatto che Bolzano non sia troppo grande, che si riesce a gestire bene la propria vita e si ha tutto a portata di mano.
Qual è il vostro posto preferito a Bolzano?
Francesco: Ce ne sono tantissimi, ma per me è la chiesa della Santa Maddalena.
Marco: È lo stesso che volevo dire io. È un posto facilmente raggiungibile ma che si trova comunque fuori dalla città, c’è un panorama bellissimo e un senso di pace enorme.
Francesco: In città qualche altro posto che adoro è il duomo di Bolzano con la sua architettura gotica e il suo silenzio che mi trasporta immediatamente in un’altra dimensione, lontana da quella che si studia sui libri di scuola, la storia romana o il barocco. Ha quel carattere germanico che solitamente non si trova in Italia. E poi mi piace molto la passeggiata di Sant’Oswaldo – è un punto della città dove, spostandosi un minimo, ci si trova completamente immersi nella natura, ma si vede ancora il panorama cittadino che è lì accanto.
Marco: Sono d’accordo, è un posto bellissimo anche per leggere in tranquillità.
Bolzano ha un’aria frizzante, mette allegria e ha un bel centro storico vivo, pieno di storia e cultura.
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(c) Boznerluft
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Cosa ci possiamo aspettare da boznerluft? Quali sono le prospettive future del vostro progetto?
Francesco: L’idea è di crescere, di espanderci sempre di più. Come lo faremo non è ancora deciso, però l’idea è quella di espandere il concetto di boznerluft al di fuori di un semplice post su Instagram, per arrivare direttamente alle persone. Di recente un fotografo ci ha proposto una collaborazione e abbiamo pubblicato delle sue foto bellissime. Anche questa potrebbe essere un’idea per continuare a coinvolgere sempre più persone nel nostro progetto e creare una community sempre più grande. Per ora dobbiamo capire come ampliafe il nostro progetto, ci stiamo lavorando, ma c’è ancora un po’ di strada da percorrere.
Marco: Tra i nostri impegni lavorativi ci vorrà del tempo. Sarebbe bello prendere questa nostra passione e renderla la nostra quotidianità.
Francesco: Abbiamo visto un grande seguito di persone, di like e di contatti da parte di realtà esterne che ci hanno chiesto di collaborare. In questo momento non siamo commerciali, ma non è questo il nostro obbiettivo. Vogliamo partire dal senso di community e poi estenderci per mostrare l’identità di Bolzano e come si sta evolvendo - vogliamo parlare di esperienze, di come ci fa sentire un posto.
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(c) Boznerluft
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Ma questa è veramente Bolzano?!
Chiunque voglia scoprire nuovi angoli del capoluogo alto atesino, mettere alla prova le proprie conoscenze in materia di viuzze e portoni, oppure farsi travolgere dalla nostalgia di casa in un momento di lontananza, può servirsi del seguente link e farsi stupire dalla bellezza spesso sottovalutata della città di Bolzano:
Mit dem von den Projektanten…
Mit dem von den Projektanten inzwischen besonders beliebten/betonten Rendering (mit dem man recht leicht über schwache Architektur täuschen kann), wird den Mitgliedern der Baukommissionen die Baupläne nicht lesen können oder zu faul dazu sind, reichlich Sand in die Augen gestreut.