Garage in caverna, a che punto siamo
Archiviata l’estenuante discussione sul garage sotto piazza Teatro, un’altra questione pruriginosa attanaglia Paul Rösch: quella del parcheggio auto in caverna. Il sindaco di Merano, lo ricordiamo, era stato duramente attaccato dall’opposizioni che lo avevano accusato di essere “ostaggio della Svp”; il partito di raccolta aveva infatti insistito per inserire il garage in caverna nel programma dell’amministrazione comunale. Nell’ottobre 2012 la gara per la progettazione, la realizzazione e la gestione di un garage sotto monte Benedetto era andata deserta, ora, tuttavia, le possibilità che il progetto vada in porto sono concrete. La novità è che il bando di gara verrà pubblicato il prossimo dicembre quando la Provincia avvierà la procedura per l’appalto del secondo lotto della circonvallazione, come annunciato oggi (21 settembre) dallo stesso primo cittadino e dall’assessora Gabriela Strohmer.
Ieri, invece, l’ingegnere Helmuth Moroder - l’ex city manager di Bolzano incaricato di elaborare un nuovo studio di fattibilità e di organizzare la preparazione del bando - insieme al comandamente della polizia municipale Fabrizio Piras, ha illustrato ai membri dell’esecutivo i dettagli dell’opera i cui costi ammontano a 20 milioni di euro, e il relativo cronoprogramma (l’inizio dei lavori è previsto per l'autunno del 2019). “Ci sono diversi imprenditori che hanno manifestato interesse concreto al progetto”, annuncia Moroder. L’obiettivo è quello di creare 350 posti auto e altrettanti dovrebbero essere i parcheggi a pagamento per soste brevi in centro città che andranno eliminati. Rösch che aveva promesso che non sarebbero stati usati soldi pubblici per la realizzazione del progetto plaude l’iniziativa dei privati, che saranno i soli a finanziare l’impresa, e chiarisce: “Non abbiamo bisogno di altri parcheggi per soste brevi perché quelli disponibili sono sottoutilizzati. In pratica vengono trasferiti in caverna i posti auto presenti nel centro città. Così recuperiamo spazio lungo le strade. Se, ad esempio, togliessimo i bluepark lungo via Mainardo, potremmo realizzare una più ampia pista pedociclabile”.
Il sindaco sottolinea il fatto che tunnel e l'autorimessa sotto monte Benedetto non solo consentiranno di attraversare la città in quattro minuti o di scendere dall'auto e di trovarsi in pochi attimi in pieno centro, ma aprono interessanti prospettive per la risistemazione di spazi pubblici, ora adibiti appunto a parcheggi, che potranno essere trasformati in piste ciclabili o zone pedonali. Prima però dovrà essere approvata la relativa modifica del Piano urbanistico comunale.