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Rifiuti a Merano? “Meno è meglio”

Via alla campagna del Comune per sensibilizzare cittadini e aziende. Previsto anche un quiz a premi. Il nuovo secchiello bio? Color marrone con maniglia antibatterica.
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Foto: Comune di Merano

“Meno è meglio”, una massima che un po’ tutti dovremmo applicare, soprattutto chi crede, anzi si illude di poter fare (bene) tante cose diverse, dalle arti alla scrittura all’insegnamento.

Ma ora dalla amministrazione comunale e dall'Azienda servizi municipalizzati di Merano arriva anche l’omonima campagna di sensibilizzazione per rendere più sostenibile la gestione dei rifiuti.

L'iniziativa è stata presentata dalla vicesindaca e assessora all'ambiente Katharina Zeller e dal presidente di ASM Hans Werner Wickertsheim. Vi hanno preso parte Petra Laner, presidente del comitato di quartiere Maia-Mais e dell'associazione Plastic Free Merano e Gianluigi Di Gennaro, coordinatore della Rete delle scuole sostenibili di Merano.

Previsti anche giochi e quiz (speriamo bene…) perché i nodi da sciogliere sono tanti e anche molto aggrovigliati. Ogni abitante di Merano produce infatti in media 200 kg di rifiuti residui all'anno. Un enorme spreco di risorse che deve essere ridotto.

 

 

“L'amministrazione comunale si è posta l'ambizioso obiettivo di dimezzare la quantità di rifiuti residui pro capite entro il 2030. Soprattutto la marea di materiali da imballaggio può essere ridotta in modo significativo attraverso acquisti più consapevoli, una maggiore separazione dei rifiuti e l'uso di contenitori riutilizzabili. Per questo motivo, il Comune di Merano insieme all’Azienda Servizi Municipalizzati di Merano hanno fatto proprio lo slogan "Meno è meglio" per lanciare un programma in più fasi per la gestione sostenibile dei rifiuti”, dice la vicesindaca.

La quale sintetizza le iniziative così: "Evitare, ridurre, riutilizzare, riciclare, compostare: questi sono i cinque passi per evitare i rifiuti in linea di principio".

Al Comune di Merano hanno pensato anche ad una serie di quiz on line (come è on line tanta politica, moltissima propaganda e la solita componente rissosa di volgarità). "Il motto è vincere importanti premi e allo stesso tempo imparare cose preziose sui rifiuti e sulla loro prevenzione", dice Katharina Zeller. Il contenuto del quiz è stato in gran parte sviluppato durante un workshop e un incontro di scambio con gli stakeholder meranesi dei settori commercio, gastronomia, artigianato, turismo, giovani, scuole, cultura, quartieri, la Consulta per l’Integrazione e l'Immigrazione e, naturalmente, in collaborazione con l'Azienda Municipalizzata di Merano. 

Inoltre, durante l'incontro è stata elaborata congiuntamente una visione ambiziosa per Merano sul tema dei rifiuti: "Merano come esempio luminoso in cui una popolazione responsabile vive in un ambiente vivibile e pulito e in cui i rifiuti vengono ridotti in modo consapevole ed efficiente e, nel migliore dei casi, evitati". 

"Nel settore economico esistono regole e leggi chiare sullo smaltimento dei rifiuti, ma anche in questo caso vale lo stesso discorso fatto per la vita privata: si può iniziare a evitare di produrre rifiuti cominciando dagli acquisti e prestando attenzione agli imballaggi. Ciò significa, ad esempio, che è possibile acquistare da venditori diretti o da agricoltori locali, risparmiando non solo il materiale di imballaggio, ma anche inutili vie di trasporto", scandisce le parole Hans Werner Wickertsheim, presidente dell'Azienda Servizi Municipalizzati.

Tema, quello dello smaltimento dei rifiuti dalle mille facce e dunque bisognoso ancora di approfondimenti. Perciò è ancora più importante riciclare e smaltire correttamente i materiali. "Come Azienda Municipalizzata ci impegniamo continuamente per sviluppare e garantire il miglior servizio per la cittadinanza". La raccolta diretta dei rifiuti organici sarà introdotta all'inizio del 2023. Da un lato, questo significa maggiore comodità per ogni famiglia e meno rifiuti residui, ma dall'altro significa anche maggiore responsabilità nel conferire i rifiuti organici "puliti" negli appositi sacchetti di carta. "Sapevate, ad esempio, che ossa, gusci d'uovo e gusci di crostacei non appartengono ai rifiuti organici, ma ai rifiuti residui?", chiede Hans Werner Wickertsheim.

Questa è anche una delle domande contenute nel quiz che cittadini e cittadine possono compilare online fino al 20 ottobre. I premi consistono in 5 buoni da 100 euro, spendibili in negozi e ristoranti di Merano. Prima di riscattare i buoni, i vincitori e le vincitrici dovranno pensare a come produrre meno rifiuti o meno rifiuti possibile con i loro acquisti.

 

 

L'iniziativa è supportata anche da dichiarazioni video di personalità come Rudi Defranceschi, vicepresidente HGV Merano, Petra Laner, presidente comitato di quartiere Maia-Mais, Gianluigi Di Gennaro (Rete delle scuole sostenibili di Merano), il teologo Don Paolo Renner, Hans-Werner Wickertsheim, Presidente di ASM Merano, Nina Duschek, cantautrice, Majda Brecelj (Fridays For Future Südtirol/Alto Adige), Dhurata Tusha, vicepresidente del Consiglio comunale e coordinatrice della Consulta per la Migrazione e l'Integrazione, Martino Sacchini, responsabile dell'impianto di fermentazione di Lana.

E mentre ricordiamo subito il link di approfondimento per lettrici e lettori di Salto.bz (https://www.comune.merano.bz.it/it/Prevenzione_rifiuti_2022), facciamo anche un passo indietro.

“Stiamo perfezionando il Progetto Bio – ci aveva detto intorno a Ferragosto la vicesindaca in un colloquio, inedito fino ad oggi, con Salto.Bz – ad esempio incontrando gli amministratori di condominio su temi concreti come l’accesso a bidoni comuni. Così come in settembre e come promesso iniziamo a coinvolgere i comitati di quartiere per informare i meranesi e riceverne un supporto con informazioni e consigli”.

Quanti ritiri di rifiuti sono stati definitivamente previsti? “Due ritiri alla settimana per il bio e uno per la differenziata. Stiamo ultimando la definizione delle tariffe. Che vogliamo non aumentare (qualcosa sarà inevitabile visti i costi, di oltre 500mila euro almeno per il primo anno del nuovo corso) ma rimodularle e renderle più premiante per chi è più virtuoso nella raccolta”.

E poi: i contenitori per il bio che colore avranno? “Saranno marroncini con una maniglia antibatterica”.

In questi mesi, secondo Katharina Zeller, è cambiato sui rifiuti qualcosa nei meranesi? “Di sicuro è il Comune ad avere le responsabilità maggiori, mettendo a disposizione dei meranesi basi di informazione e di conoscenza della materia affinchè tutti i cittadini possano essere (o diventare) bravi cittadini. Cittadini virtuosi. Con questa giunta non ci saranno mai divisioni tra i cosiddetti buoni cittadini e i cosiddetti cattivi cittadini. Dobbiamo tutti collaborare e non è uno slogan…”.

E anche “Meno è meglio” non chiamiamolo slogan. Magari e invece: invito, consiglio, “massima”, suggestione.

Insieme con un altro, speriamo beneaugurante invito per Merano: “Il rifiuto è tutto un quiz”, parafrasi di “La vita è tutta un quiz” di Renzo Arbore. Il quale, ve lo assicuriamo, applica e rispetta la “differenziata” da sempre e dovunque. Capito, meranesi?