Politik | No cpr

“Sono le leggi a causare l’irregolarità”

Più di cento persone hanno partecipato all’assemblea regionale contro il Cpr a Bolzano. Il neonato coordinamento ha indetto una manifestazione per sabato 14 ottobre
Assemblea no cpr
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Sono oltre un centinaio le persone che hanno partecipato ieri all’assemblea regionale No Cpr indetta dal Centro Sociale Bruno di Trento e da Bozen Solidale allo Spazio Autogestito 77 . I piccoli locali di Via Dalmazia erano stipati a tal punto, che diversi presenti hanno dovuto assistere dalla strada.

Al centro della discussione, la necessità di opporsi alla costruzione di una struttura per la detenzione amministrativa delle persone migranti costrette in una situazione di irregolarità. Presenti anche attivisti dal Veneto e persone residenti a Bolzano che la drammatica esperienza della detenzione di un Centro per il Rimpatrio l'hanno vissuta sulla loro pelle.

Not in my Back Yard

 

Mentre dall’assemblea si leva un grido di opposizione tout court, il dibattito istituzionale non si concentra tanto sul “cosa” ma sul “dove”. Il Partito Democratico di Bolzano ha diffuso sempre ieri una nota, firmata da Juri Andriollo, Silvano Baratta, Monica Bonomini, Stefano Fattor, Monica Franch e Alessandro Huber, contro la possibilità che il Cpr venga realizzato nel capoluogo. Secondo indiscrezioni riportate dalla stampa locale, potrebbe sorgere in prossimità dell’aeroporto utilizzando dei container: “Una follia a cui ci opponiamo e ci opporremo con ogni mezzo. Il governo targato Meloni e il governo locale SVP-Lega stanno seriamente pensando di costruire un maxi-carcere per clandestini criminali nel Comune di Bolzano?  Lo scaricabarile su Bolzano  – è quanto afferma il Pd locale – è offensivo”. 

 

“Un segnale che non può essere minimizzato”

 

“Non è una scelta essere irregolare ma uno stato di cose determinato da una legislazione italiana ed europea che crea sacche di precarietà – è stato uno degli interventi di ieri sera –. Chi finisce in questi lager sono persone che lo stato stesso ha voluto rendere irregolari. Le fake news di Kompatscher devono essere rispedite al mittente”.

La Provincia di Bolzano vuole prestarsi a diventare un laboratorio per la sperimentazione di politiche repressive

L’assemblea ha deciso di istituire un coordinamento che darà vita a iniziative di sensibilizzazione e organizzerà nel capoluogo una manifestazione nazionale prevista alle ore 15 di sabato 14 ottobre.

“La Provincia di Bolzano – è l’accusa mossa in un altro intervento – vuole prestarsi a diventare un laboratorio per la sperimentazione di politiche repressive, come lo sono state le isole in Grecia e gli accordi bilaterali con i paesi del Nord Africa, che servono solo a esternalizzare maggiormente le frontiere. Kompatscher vuole prestarsi a questo, ma è un segnale che non può essere minimizzato e nemmeno circoscritto al solo territorio di Bolzano”. 

Nei diversi interventi è stato ricordato che è più semplice impedire che un Cpr venga costruito anziché chiuderlo dopo la sua apertura. Pertanto, hanno rimarcato alcuni attivisti, l’opposizione sociale va costruita ora senza escludere a prescindere azioni conflittuali.  A Torino, ricordano i presenti, se il Cpr è stato chiuso (ufficialmente in fase di ristrutturazione) è stato solo grazie alle proteste delle persone detenute in condizioni disumane che, esasperate, ne hanno incendiato la struttura.

Le persone migranti rivendicano la loro autodeterminazione, non sono braccia che accogliamo solo perchè ci servono lavoratori

“Non accontentiamoci di questa assemblea. Dobbiamo andare oltre e sappiamo che sarà lunga. – è il monito di un altro presente intervenuto  –. Ma per farlo è fondamentale porsi in un atteggiamento che non sia nè coloniale nè paternalista. Non siamo noi a salvare queste persone, non siamo noi a decidere i loro bisogni nè dobbiamo indicare quello che devono fare. Le persone migranti rivendicano la loro autodeterminazione, non sono braccia che accogliamo solo perchè ci servono lavoratori. Possiamo, e dobbiamo, scegliere di stare al loro fianco”.