Gesellschaft | Sanità

Nessuna reazione al vaccino

I documenti dell’Aifa e dell’Iss depositati dall’Asl presso la Procura della Repubblica dicono che il ricovero del bimbo meranese non è correlato alla vaccinazione.
Vaccini
Foto: Ansa

L’Asl altoatesina ha avuto la meglio su Reinhold Holzer, l’attivista no vax che negli anni '90 era andato con la moglie e i quattro figli in Austria, perché la Cassazione a Roma gli aveva revocato la potestà genitoriale per non aver vaccinato i propri bambini. Holzer aveva dichiarato, nel corso di un incontro sulle vaccinazioni avvenuto il 19 settembre scorso a San Martino in Passiria e successivamente anche tramite i mass-media, che un bambino di Merano di 9 anni era stato ricoverato presso l’ospedale di Verona a causa di gravi danni provocati da un vaccino.

A quel punto l’Azienda sanitaria aveva deciso di denunciare Holzer per “procurato allarme” secondo l’Art. 658 del Codice Penale, “in quanto la sua affermazione era priva di ogni fondamento”, sottolinea l’Asl in una nota. Entrambi i documenti richiesti dall’Azienda sanitaria dell’Alto Adige alle due istituzioni interpellate “sono stati elaborati in modo indipendente e confermano inequivocabilmente la posizione dall’Azienda”. L’ISS, Istituto Superiore di Sanità, dichiara che fra la data della vaccinazione (11 agosto scorso) e la data di comparsa dei sintomi (4 settembre) sia passato troppo tempo per poter parlare di una correlazione.
 

 

L’ISS attesta inoltre un mancato nesso causale, perché la sindrome di Lyell (scollamento dei tessuti) del bambino, che ha portato al ricovero, si verifica solo in casi molto rari ed eventualmente subito dopo la somministrazione del vaccino. L'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) nella sua relazione conclude che la sindrome di Lyell che si è verificata nel bimbo era dovuta alla sostanza attiva (Ibuprofene) contenuta nel medicinale. Il bambino si trovava a casa propria quando gli è stato somministrato il farmaco.