Politik | Bolzano

Bocciati gli asili gratis

La proposta di Monica Franch (PD), emersa in campagna elettorale, è stata bocciata in commissione. L'assessora al sociale Brillo: "Non ci sono le risorse e c'è carenza di organico". Andriollo: "I soldi ci sono, manca la volontà politica".
  • Niente asili gratis a Bolzano. La proposta del candidato del centrosinistra Juri Andriollo, che aveva accesso la campagna elettorale durante le ultime comunali di Bolzano, era stata presentata dalla consigliera del PD Monica Franch in commissione ma è stata bocciata. "Non abbiamo le risorse - ha spiegato l'assessora al sociale Patrizia Brillo -. Non solo, ci manca anche il personale: siamo passati da un orario di 38 a 36 ore, questo comporta che ci servono 5\6 persone in più da trovare in molte strutture. Inoltre più domande ci sono e più l'offerta aumenta. Per il momento non è fattibile".

    Eppure, secondo Andriollo, i soldi ci sarebbero: "Il Comune ha ricevuto 8 milioni grazie al lavoro della precedente Giunta di trattativa con Kompatscher, dove sono? Le possibilità ci sono e dove mancano le possibilità c'è il terzo settore, esistono cooperative altamente specializzate a cui far gestire il servizio. Insomma, le risorse ci sono, manca la volontà politica". Secondo Andriollo, il costo per il Comune di rendere gratuiti tutti i servizi per la prima infanzia si aggirerebbe attorno ai 4,5 milioni di euro. L’importo della retta dipende dal reddito e dal patrimonio della famiglia ma, secondo l'ex assessore al sociale, una famiglia spende in media circa tra i 300 e i 600 euro all'anno per questo servizio. 

    Come già approfondito da SALTO, a Bolzano, circa un bambino su tre (il 35%) dai 0 ai 3 anni utilizza un servizio per l'infanzia. I 10 asili nido presenti nel capoluogo sono gestiti dall'Azienda Servizi Sociali di Bolzano (ASSB) che ogni anno dalle tariffe incassa 1.4 milioni di euro. A questi si devono sommare anche i costi delle 11 microstrutture comunali, che sono gestite in convenzione con le cooperative sociali. In più, c'è il costo delle scuole dell'infanzia che si rivolgono ai bambini dai 3 ai 6 anni. In totale, si stima che la misura possa costare al Comune dai 3 ai 5 milioni di euro l'anno

    "Tutti dovrebbero permettersi un modello educativo già dall'infanzia, non solo chi se lo può permettere. Per non parlare della denatalità, una piaga che può essere risolta anche attraverso misure assistenziali come questa. E' anche una questione di parità di genere vera, tangibile: in questo modo anche una madre single che lavora può permettersi l'asilo", conclude Andriollo.