Spostamenti: stop per un altro mese
Giovedì (25 febbraio) scade il divieto di spostamento tra le regioni e il governo Draghi intende prolungare lo stop fino al 27 marzo, ma c’è anche l’eventualità di estenderlo al 9 aprile, fino cioè a dopo Pasqua. “Il Consiglio dei ministri di domattina (oggi, ndr) si occuperà solo della proroga del divieto di mobilità tra le Regioni” ha detto la ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini a margine dell’incontro dell’esecutivo con gli enti locali tenutosi ieri sera.
La misura (il nuovo decreto sarà approvato oggi) punta ad arginare la diffusione del coronavirus e ridurre i rischi legati alle varianti covid. Riguarderà tutte le regioni, a prescindere dal colore: zona rossa, zona arancione e zona gialla. I limiti dovrebbero riguardare sia la mobilità tra le Regioni sia la possibilità di fare visita ad amici e parenti e cioè la regola che, per ora valida fino al 5 marzo, consente di spostarsi verso un'altra abitazione privata massimo in due persone, con i figli minori di 14 anni. Gli spostamenti motivati (con autocertificazione) da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute sono concessi così come è sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Le seconde case, al contrario, possono essere raggiunte anche se fuori regione, ma solo dal proprio nucleo familiare.
Alto Adige alle prese con la variante sudafricana
Intanto in provincia di Bolzano sono stati registrati 12 casi di variante sudafricana collegati fra loro (si attende inoltre l’esito di altri 190 campioni) e 78 di quella inglese, fa sapere l’assessore Thomas Widmann dalle pagine del quotidiano Alto Adige. I Comuni bloccati per via della sudafricana sono Merano, Rifiano, Moso, S. Pancrazio dove oggi entra in vigore l’obbligo di presentare un test negativo non più vecchio di 72 ore in entrata e uscita. Da mercoledì scatta il blocco anche per tutta la Val Passiria, Lana e Malles Venosta. E non si escludono ulteriori chiusure qualora dovessero presentarsi casi di varianti in altri comuni altoatesini.
Preoccupa l’andamento dei contagi (sebbene in lieve calo) che ieri sono stati 313 su 6.530 test. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) confina ancora il Trentino Alto Adige in zona “rosso scuro”. Dato il quadro un prolungamento del lockdown fino al 7 marzo, come già prospettato, appare sempre più probabile.