Trento: "Notte bianca", "miracolo" di San Vigilio
Anche noi abbiamo voglia di divertirci! Con questo spirito migliaia di persone, dal Trentino, dall'Alto Adige, turisti, si sono riversati tra sabato e domenica per le vie del centro storico di Trento.
Altro sentimento comune è l'incredulità. Sì, a Trento si festeggia all'aperto fino alle 4 di mattina. A T-r-e-n-t-o, dove solitamente è difficile trovare un posto aperto dopo le 23.
Chi si occupa di intrattenimento ed organizzazione eventi fa giustamente notare che nelle città d'Europa questa è una cosa normale, di tutti i finesettimana. Per ora in riva all'Adige rimane semel in anno licet insanire, una sola volta all'anno, durante le Feste Vigiliane. Ma non poniamo limiti alla provvidenza, potremmo incredibilmente vedere che divertirsi, anche più spesso, è bello e fa bene.
Funziona il sistema delle “piazze a tema”, spazi dove si può trovare musica diversa. Ma anche nei negozi del centro c'è chi si è organizzato e ha messo una consolle ed un dj sulla strada.
Avanti di questo passo anche i residenti, invece che parlare solo di rumore e urina, magari escono come topolini con il pifferaio magico. Sabato sera anche per mangiare una pizza in un locale bisognava stare in coda.
L'offerta musicale partiva da piazza Dante, quindi via Suffragio (i “portici alla trentina”) era un unico viale per ballare sudamericano, in piazza Battisti talent musicale per scoprire chi ha la stoffa dell'artista, in piazza Duomo le cover di Adriano Celentano per un pubblico più “attempato”, mentre i più giovani avevano a disposizione l'arena di piazza Fiera. E Trento deve ancora sfruttare a pieno il quartiere più nuovo, arioso, “europeo”, quello delle Albere. Oggi, oltre all'importante direttrice a nord del capoluogo dove ci sono stazioni di treno ed autobus e gli edifici istituzionali (Provincia e Regione), Trento ha anche una importante direttrice a sud, una volta zona secondaria. Si parte vicino al fiume con il palazzo delle Albere (seconda sede del Mart), il Muse e lo stadio Briamasco (bei tempi le sfide tra gialloblu e biancorossi, oggi zero gioie nei rispettivi campionati di Promozione…). Vicino al museo della scienza è stato creato anche un interessante orto urbano. Passaggio sotto la ferrovia, cimitero e ingresso per la fiera, Liceo da Vinci e dritto per dritto si arriva in via Santa Croce, pochi metri da piazza Fiera.
Dimenticavo una piazza, Lodron, dove i panificatori trentini e sudtirolesi hanno messo le mani in pasta assieme e distribuito, assieme ai ragazzi dell'alberghiero trentino, focacce e assaggi a chi passava di là.
Insomma, un miracolo di San Vigilio, che oltre ad aver portato la cristianità in Trentino assieme ai martiri d'Anaunia Sisinio, Martirio ed Alessandro, ha fatto riscoprire la voglia di divertirci ed andare in strada assieme. Accanto alla “notte bianca” ci sono anche le manifestazioni storiche e tradizionali: il Palio dell'Oca per le zattere sull'Adige (vinto quest'anno da Mattarello), venerdì 26 giugno (la giornata in cui si ricorda San Vigilio) in piazza Fiera ci sarà la disfida storica tra Gobj (trentini) e Ciusi (feltrini). Tradizionale anche il momento della satira, svoltosi domenica, con la “tonca” nell'Adige, momento di “sfogo popolare” per le angherie dei potenti. Toncati figurativamente nel fiume ci sono finiti Matteo Renzi, il consigliere provinciale Claudio Cia, ma anche l'orso che ha aggredito il podista di Cadine e gli animalisti estremisti del caso Daniza dello scorso agosto.
Il secondo tempo delle Vigiliane comincia giovedì 25 e culmina venerdì 26 con il pontificale in Duomo alle 10 al quale seguirà la distribuzione del “pan e vin di San Vigilio”. Quindi alle 23 fuochi d'artificio sull'Adige dall'ex area Italcementi.