Ogni città ha la sua storia.La mia, Bolzano Bozen, ne ha una unica, che l'ha portata a essere una sorta di melting pot circondata dalle Alpi. La  città ha due nomi, e questo in passato era un problema.  Era divisa da una sorta di muro ideologico, che con il tempo si è sciolto come neve al sole. Chi viene a Bolzano Bozen potrà respirare aria gotica, frammista a quella razionalista, il tutto condito da monti e verdi passeggiate lungo i fiumi,magari in bicicletta. 
C'è una cosa, in particolare, che mi rende orgoglioso  di questa città. La potete vedere magari scendendo dal treno nelle facce di coloro che, indossando una pettorina blu, danno assistenza ai migranti. Gli stessi poi che ogni sera distribuiscono  pasti ai senza tetto al parco davanti alla stazione. Se siete fortunati la stessa bellezza la potrete ammirare anche in coloro che sfrecciano di bar in bar con la bici elettrica per raccogliere ciò che è rimasto e donarlo ai meno abbienti. Per non parlare poi delle tante persone che regalano anima e tempo per le sorelle e fratelli malati, magari cercando di strappare un sorriso vestiti da clown , oppure semplicemente standole accanto. C'è un mondo fatto di queste persone che silenziosamente, senza alcun lucro, senza motivi politici, regalano tempo della propria vita. E il gesto risulta meraviglioso per due semplice aspetti. Il primo è l'indossare i panni di chi ha avuto un destino meno fortunato del proprio. Che è poi il sentimento più elevato che un essere umano può provare. Il secondo è per me inquietante, ed è l'essere consapevole che per quante vite aiuterai tutto questo non avrà mai fine (solo la politica lo potrebbe). Chi ha la fortuna d'incontrare queste persone ammirerà il bello di questa città, Bolzano Bozen. E io, meschino, oggi ne do testimonianza.