La Lega si prende il Trentino
Nessuna sorpresa dallo scrutinio delle elezioni provinciali in Trentino dove si è arrivati a censire un terzo delle schede. Maurizio Fugatti, candidato della Lega e delle altre otto liste alleate di centrodestra, è costantemente primo dall’inizio, con una percentuale sopra il 40% (che garantisce il governo dell’Aula con 21 seggi) e un distacco che si allarga rispetto a Giorgio Tonini, candidato presidente del centrosinistra, fermo sul 26%. Il terzo posto è per Ugo Rossi, governatore uscente e alfiere del Patt, il partito alleato dell’Svp che prima era la costola autonomista del centrosinistra.
Il trend premia il Carroccio
Molto dipenderà dal proseguimento dello scrutinio, ma finora il quadro che si va delineando è in linea con le previsioni, incentrate su una Lega vincente e sull'impatto anche in provincia dell’effetto Salvini che dalle politiche in poi pare aver travolto anche l’ultimo feudo di centrosinistra nel nord Italia. Il Carroccio può quindi ipotecare non solo il governo trentino ma prenotarsi per la negoziazione con la Volkspartei in Alto Adige, in un’intesa regionale con un occhio a Roma. Dal fronte opposto il Pd e il candidato presidente Tonini non sono riusciti a riequilibrare la partita nelle città: sia a Trento che a Rovereto la coalizione è sempre sotto, seppur con un divario minore.
Male il Pd, i 5 stelle non brillano
A livello di liste, la Lega per il momento viaggia sul 27%, circa il doppio del Pd (attorno al 13%), una quota che si tradurrebbe in circa 13 consiglieri per effetto dei premi di maggioranza per lo schieramento vincente. Al terzo posto, ma non di molto, il Patt, seguito dai 5 stelle che ottengono circa 2 punti percentuali in più del 2013, non un granché. Futura 2018 del giornalista Paolo Ghezzi strapperebbe due seggi, uno per il suo leader e l’altro per Lucia Coppola: un ritorno per i Verdi, con la presidente del Consiglio comunale di Trento.
Naturalmente questa è solo una fotografia parziale e temporanea, ferma ad un terzo delle schede scrutinate. Si può sicuramente dire che per ora la vittoria leghista risulta netta.