“La SVP deve fare una scelta”
“Se di buongiorno si può parlare...”. 3 consiglieri, quasi il 7% dei voti (grazie anche al voto per corrispondenza), con un calo rispetto alle elezioni provinciali del 2013, “ma poteva andare peggio”. I Verdi del Sudtirolo restano l'unico partito inter-etnico in Consiglio provinciale, con 4515 preferenze Riccardo Dello Sbarba è nuovamente consigliere di lingua italiana più votato. “I partiti tradizionali sono stati puniti, tranne noi che siamo l'eccezione” sottolinea la co-portavoce e capolista Brigitte Foppa (6997 preferenze). Unica forza di centro-sinistra, “links-liberal ed ecologista, presente ininterrottamente nel Landtag dal 1978”, aggiunge lo storico Hans Heiss. Nonostante ciò, alla sede dei Verdi si guarda attentamente al risultato complessivo, dall'exploit del Team Köllensperger al boom della Lega a Bolzano. Con gli occhi puntati su Via Brennero. “Per la prima volta la SVP dovrà prendere una decisione vera” ripetono all'unisono gli ecologisti: “L'apprezzamento a Matteo Salvini da parte di HC Strache e l'accreditamento datogli nel mondo tedesco, non da ultimo con la salita sul palco dei Kastelruther Spatzen, dimostra che una parte di società punta sull'accordo SVP-Lega. Noi ci presentiamo come l'alternativa”.
Com'è stato il risveglio dalla notte elettorale sudtirolese, che ha portato in dono un risultato tutto sommato rispettabile per i Verdi (6,8%, con una flessione dell'1,9% dal 2013) e la conferma del terzo consigliere verde con l'elezione di Hanspeter Staffler?
Brigitte Foppa: Per quanto ci riguarda, bene. Abbiamo saputo alle quattro e mezza di notte che il resto era nostro. La cosa bella è che arriva soprattutto dai giovani all'estero, studenti e studentesse, con il voto per corrispondenza. Questo è abbastanza confortante: ci hanno votato, anche se da altre parti i Verdi non sono per forza nel trend super-positivo, per esempio in Austria non è che si vota per inerzia verde. Questa volta abbiamo visto davvero un gioco difficile, sapevamo che lo era.
A questa tornata elettorale, i Verdi avevano molti fattori “contro”: la non-ricandidatura di Hans Heiss, l'assenza di candidati in alcuni comprensori – in particolare la val Pusteria – e soprattutto la concorrenza di Paul Köllensperger...
Tutti fattori contro, cui aggiungo il ricambio generazionale. E in più – a parte l'ultimo periodo in cui il risultato dei Verdi in Baviera aveva dato una spinta di ottimismo – ci sentivamo da mesi dire che i Verdi ormai fossero qualcosa di superato, un modello di fine serie. Solo nell'ultima settimana si è invertito il trend. Siamo consapevoli che la gente si è messa in moto, mai come stavolta, mai vista così tanta gente correre, fare delle scelte di campagna positive. Abbiamo scelto questo rapporto personale con le persone. Le elettrice e gli elettori andavano convinti uno ad uno.
Tra Bolzano e la periferia abbiamo bussato alla porta di seimila case.
Bolzano è stata determinante: la tenuta dei Verdi è dipesa da un elettorato più che consolidato nel capoluogo, stabile intorno al 10%.
Tutto l'impegno su Bolzano, per merito dell'assessora Marialaura Lorenzini come fattore politico, ma anche per l'impegno incredibile dei candidati nel capoluogo. Tra Bolzano e la periferia abbiamo bussato alla porta di seimila case. Questo vuol dire che c'è stata una mobilitazione. Ci voleva un ruolo attivo sulle singole persone in questa campagna elettorale, una scelta di attività. Questo era importante per il nostro spirito e di questo siamo orgogliosi e consapevoli.
È stato un “voto utile” a favore dei Verdi, per evitare una giunta con la Lega?
C'è stato sicuramente, ma andava accolto, spiegato, confermato. Non era gratis. Abbiamo detto: “Noi non ci arrendiamo”. Questo è stato importante, sentite tutte queste cose si poteva scegliere di fermarsi in una specie di “stato di shock”, oppure combatti, e noi abbiamo lottato. Non contro, ma per questo risultato. Siamo andati molto bene nell'elettorato italiano che ha risposto al nostro appello a creare un nuovo centrosinistra. Abbiamo fatto passare il messaggio che noi siamo il centrosinistra, ci siamo stra-confermati il centrosinistra. Gli Arbeitnehmer della SVP non esistono più, il PD ha eletto Repetto.
Abbiamo fatto passare il messaggio che noi siamo il centrosinistra, ci siamo stra-confermati il centrosinistra.
“Convitato di pietra” in ogni ragionamento, oggi, il risultato eccellente del Team Köllensperger. Si ventilava l'ipotesi che potesse rappresentare per i Verdi una specie di Peter Pilz – l'ex verde entrato con una sua lista nel Parlamento austriaco "sostituendo" i Grünen. C'è stato invece soprattutto il travaso di voti dai Freiheitliche al Team, sebbene sia visibile pure un passaggio di consensi dai Verdi. Come sarà rapportarsi con Köllensperger, ora che ha il doppio dei vostri consiglieri?
Non volevamo farci paralizzare dalla paura. Ora vediamo questa forza come sarà. Io non riesco a inquadrarla, se si guarda chi è stato eletto, sono tutti di lingua tedesca con 5 uomini e Rieder. Vedremo cosa c'è, non so bene, ho sentito che sono sia per i pesticidi che contro i pesticidi... vedremo in altre parole com'è al lavoro questo grande gruppo, che sostituisce i Freiheitliche come percezione di forza.
Questione di genere: solo 9 donne elette in Consiglio provinciale, un disastro.
Lo sentivo che non era il momento delle donne. Le donne candidate avevano una situazione di partenza molto difficile. Quello che si è giocato – e si è giocato poco – era tutto maschile. Le donne sono meno, la miseria in fondo alle liste è tutta femminile. La prossima volta che sento dire a uno di questi “non si trovano donne da candidare”, gli mostrerò di ogni lista gli ultimi dieci. È così, sono tutte finite in fondo, non c'è stato nessun interesse ad avere più donne. Per noi è sempre difficile.
Se non avessimo eletto tre consiglieri, se non eleggevamo un consigliere italiano, con il PD che faceva un solo consigliere, allora non c'era alternativa alla Lega.
Come si muoverà la SVP per scegliere il partner con cui formare la giunta? Escluso (per ora) il Team Köllensperger causa assenza di italiani tra i consiglieri eletti, gli scenari restano due e agli antipodi: alleanza con la Lega – la più probabile secondo molti osservatori – oppure con i Verdi e il PD "dimezzato".
La cosa più importante in questo momento per me è che c'è un'alternativa. Si pensi: se non avessimo eletto tre consiglieri, se non eleggevamo un consigliere italiano, con il PD che faceva un solo consigliere, allora non c'era alternativa alla Lega. La SVP poteva dire: “esiste solo la Lega, cosa dovevamo fare?”. Adesso l'alternativa c'è, ed è necessario per l'Alto Adige confrontarsi con le due alternative. C'è un'alternativa alla Lega, volendo, e la SVP avrà la responsabilità di fare le sue scelte. è costretti a una scelta democratica, è importante che questa discussione venga fatta per i democratici e le democratiche di questa terra. Di questo risultato sono molto contenta, da cittadina più ancora che da politica. Poi vedremo, la scorsa volta il confronto lo abbiamo fatto in un certo modo... È possibile una convergenza, ma questo è troppo presto per dirlo. Da cittadina, non avere un'alternativa alla Lega era da andare in letargo democratico.
La Lega ha fatto un risultato “storico”, se si guarda indietro alle vicende travagliate del centrodestra altoatesino, che porta a un aumento sensibile dei consiglieri italiani in Landtag e a un ricompattamento dell'elettorato di lingua italiana. Come valuta questo exploit a Bolzano, dove anche i Verdi hanno ottenuto il risultato migliore?
Questo della Lega è un risultato spaventoso, era prevedibile che la gente votasse per Salvini – letteralmente. Quello che mi trova incredula è questa esternazione della SVP di fare il governo solo con la forza più rappresentativa degli italiani, una cosa veramente nuova, ha sempre scelto l'italiano più comodo e non il più rappresentativo, e ora gli importa la rappresentatività. Non so quanti elettori sanno chi sono i tre signori e la signora della Lega eletti. Non sono davvero rappresentativi del nostro territorio.
Che significa l'italiano più
Che significa l'italiano più comodo? Comunque la SVP governa con il PD e VERDI sia a Bolzano che a Merano. Invece a Laives appoggia solo esternamente il centro destra.
Si ribadisce che non hanno vinto i candidati della LEGA ma SALVINI perché una buona parte del gruppo italiano guarda a Roma e non a Bolzano. La LEGA può anche andare al governo con la SVP ma di certo quest'ultima non è il movimento 5 stelle e non si fa mettere i piedi in testa da 4 persone qualsiasi quindi si scordino un contratto di governo. Si farebbe come dice la SVP con buona pace della destra italiana.
p.s.: mi dicono che i ladini abbiano in parte votato lega perché sono stati mandati lì dei migranti che non volevano. Che problemi hanno i Ladini?