Gesellschaft | Diocesi

“Nel giornalismo cultura del dialogo”

Il vescovo Ivo Muser incontra gli organi di informazione ed invita ad affrontare le tematiche come guerra, violenza di genere, intelligenza artificiale senza polarizzare.
Muser incontro diocesi
Foto: SALTO
  • Il vescovo Ivo Muser ha incontrato oggi, presso la Diocesi di Bolzano, i rappresentati degli organi di informazione in occasione della ricorrenza di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Il discorso ha avuto come fil rouge il dialogo, un concetto da applicare in tutti gli ambiti, in particolar modo nell’informazione: “Il dialogo non è un lusso, ma una pietra miliare delle nostre relazioni umane. Attraverso un giornalismo di qualità, potete contribuire a costruire ponti tra le persone, chiarire i malintesi e promuovere un clima di rispetto e tolleranza”.

    Moser prosegue sulla funzione sociale dei giornalisti, che è quella di combattere la polarizzazione che imperversa; commenta il vescovo: “Oggi domina il web con tante notizie e parole, ma dove si riflette poco. In questo mare non regolato i giornalisti devono costituire un esempio di credibilità, devono saper navigare e fare le verifiche necessarie, distinguere la notizia vera dalle fake news e garantire il diritto del cittadino a essere informato correttamente”. 

    Il vescovo ha poi dedicato un focus alla drammatica situazione di conflitto internazionale “La pace passa attraverso la pazienza del dialogo, soprattutto in un tempo in cui l'uso di un altro linguaggio, quello delle bombe e dei droni, rischia di espandere le guerre nel mondo e portare alla catastrofe”. 

    Muser riflette poi sugli stereotipi dentro cui si annida la violenza di genere: “Il ruolo che i maschi hanno nel mondo non può essere quello di presentarsi come "di più": più forti, più bravi, più capaci, più importanti, più coraggiosi. Superare le false divisioni del mondo in maschile/femminile, attraverso una cultura del "noi" rispettosa delle differenze e libera dai patriarcati”. Secondo Muser è necessario un patto educativo tra genitori, scuola, istituzioni e parrocchie per costruire relazioni sane ed educare al dialogo.

    Il vescovo riserva in chiusura un ultimo monito sull’intelligenza artificiale, sempre più influente nella comunicazione: “L'intelligenza non deve e non può sostituire l'empatia che è alla base delle relazioni tra le persone. Usiamo quindi la tecnologia per costruire ponti senza dimenticare il cuore del dialogo: la nostra umanità”.

    L’intervento di Beatrix Mairhofer, direttrice Caritas diocesana, seguito a quello del vescovo, si è concentrato sulla povertà, in crescita in Alto Adige. “Il reddito o la pensione non bastano a coprire i costi del carovita, per non parlare di altre spese e necessità” commenta la direttrice, che denuncia anche un aumento del divario tra i più ricchi ed i più poveri: "Si acuiscono le disuguaglianze tra chi guadagna bene e chi ha un reddito basso, tra uomini e donne, tra i nati in Alto Adige e gli immigrati, tra abitanti delle città e delle valli, tra proprietari di case e affittuari”. Le previsioni 2024 non sono positive, continua Mairhofer: “le spese del bilancio familiare aumenteranno di 1.000 euro per famiglia" . La Caritas, conclude la direttrice, anche quest'anno fornirà consulenza e sostegno, con l’obiettivo di lavorare per la pace sociale in Alto Adige.

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Hartmuth Staffler Di., 23.01.2024 - 19:22

Mit der jährlichen Gedenkmesse für die in Äthiopien gefallenen Carabinieri und faschistische Schwarzhemden trägt der Bischof selbst, bewusst oder unbewusst, zur Verherrlichung der kriegerischen Gewalt bei. Das sollten die Medien thematisieren und fragen, wearum es nur Toleranz für die Verbrecher, aber keien Respekt für die Opfer gibt. Aber die Medien drücken sich lieber mit dem Segen des Bischofs..

Di., 23.01.2024 - 19:22 Permalink
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nobody Di., 23.01.2024 - 19:45

Wie ist das eigentlich, müssen Journalisten nicht auch einen Eid ablegen. "Ich gelobe wahrheitsgemäß (so gut es geht) und neutral zu berichten, beide Seiten zu Wort kommen zu lassen und mich nicht von irgendwelchen Parteien, Positionen und Gönnern beeinflussen zu lassen, ... " oder irgendetwas Ähnliches. Es werden immer weniger, die den Medien glauben, da gehn noch mehr in die Kirche. Übrigens: Auch den Politikern wird immer weniger geglaubt. Wen wunderts?

Di., 23.01.2024 - 19:45 Permalink