Chronik | L'inchiesta

Benko arrestato in Austria

Il tycoon è agli arresti per le indagini sul crac miliardario del suo gruppo Signa. Avrebbe occultato beni ai creditori. E' accusato anche di associazione a delinquere. L'affitto da 238.500 euro al mese della villa in cui viveva lo pagava la Fondazione.
Benko
Foto: Seehauserfoto
  •  L'imprenditore austriaco  René Benko è stato arrestato nella mattinata di oggi (23 gennaio) nella sua villa di Igls nei pressi di Innsbruck. Il 47enne fondatore del gruppo immobiliare Signa è al centro delle indagini della Procura Anticorruzione austriaca (WKStA) che lo accusa di associazione a delinquere e ne avrebbe richiesto l'arresto per il rischio di inquinamento delle prove e reiterazione del reato.  Secondo il quotidiano austriaco Standard, è probabile che le ragioni dell'arresto siano molteplici e legate anche al crac miliardario di un anno fa. 

    L'avvocato di Benko Norbert Wess ha confermato l'arresto del suo cliente, per il momento non sono stati resi noti ulteriori dettagli. L'interrogatorio di garanzia, che secondo la legge austriaca deve avvenire entro 48 ore dall'arresto, è previsto per venerdì. Il tribunale dovrà poi decidere immediatamente sulla custodia cautelare di Benko o sul suo eventuale rilascio.

    Secondo i magistrati austriaci il tycoon tirolese avrebbe falsificato una fattura e tentato di nascondere alcuni beni per "eludere l’accesso delle autorità, dei fiduciari e dei creditori". Gli inquirenti avrebbero scoperto l'occultamento di beni grazie a "intercettazioni telefoniche, analisi di intelligence e dichiarazioni di partner commerciali, dirigenti e dipendenti". In particolare secondo la magistratura Benko sarebbe stato “il proprietario effettivo della Fondazione privata Laura" (dalla quale un mese fa è uscito anche Heinz Peter Hager). Secondo quello che riferiscono fonti di stampa, la Fondazione, gestita formalmente dalla madre, pagava un affitto mensile di 238.500 euro per la villa nella quale viveva il figlio e dove è stato arrestato il magnate. L'inchiesta austriaca è divisa in vari filoni, tra i vari ce n'è anche uno che riguarda il presunto “utilizzo a scopi personali” di oltre un milione di euro di fondi Covid per il suo albergo di lusso Chalet N a Lech am Arlberg.

    La magistratura italiana aveva già emesso un mandato di arresto per Benko all'inizio di dicembre in seguito alla maxi-inchiesta della Procura di Trento per associazione a delinquere di stampo mafioso con al centro Benko ed i suoi "bracci operativi" sul territorio italiano: il commercialista bolzanino Heinz Peter Hager e l'imprenditore di Arco Paolo Signoretti. L'indagine da 77 indagati aveva portato ad 8 arresti in Italia, tra cui quelli di Hager e Signoretti. Secondo la Procura il gruppo criminale avrebbe influenzato la pubblica amministrazione per ottenere vantaggi nella speculazione immobiliare come Waltherpark, Gries Village e l'ex Cattoi a Riva del Garda. Il mandato di arresto non era però stato eseguito essendo Benko cittadino austriaco. Al momento non è chiaro se l'attuale arresto in Austria sia collegato alle accuse in Italia.

    Benko è indagato anche in Germania dalle Procure di Berlino e Monaco per l'insolvenza del famoso e storico centro commerciale KaDeWe. Anche in Liechtenstein gli inquirenti stanno analizzando la rete di fondazioni del gruppo Signa per l'eventuale riciclaggio di denaro. 

    Articolo in aggiornamento

Bild
Profil für Benutzer alfred frei
alfred frei Do., 23.01.2025 - 16:02

.... zuerst eine Liste der Benko-Hager-Freunde erstellen und dann den öffentlichen Sumpf trockenlegen "ohne die Frösche zu fragen"; die Benko-Bürgerbefragung zum Benko-Kaufhaus neu aufrollen: ein Programmpunkt der neuen Stadtregierung in enger Zusammenarbeit mit dem Untersuchungsausschuß im Südtiroler Landtag - warum nicht ?

Do., 23.01.2025 - 16:02 Permalink