Umwelt | Agricoltura

Quasi 100 composti nel polline delle api

Si tratta soprattutto di fungicidi. Ad affermarlo è lo studio, che ha coinvolto 14 località del Trentino Alto Adige e del Veneto, condotto dalla Fondazione Mach di San Michele all'Adige. Nelle aree agricole si registrano più residui di prodotti fitosanitari.
  • L'agricoltura torna sotto ai riflettori. Nel polline delle api sono stati infatti trovati quasi 100 composti, soprattutto fungicidi. Per gli studiosi delle scienze naturali è chiaro: negli ultimi decenni, gli insetti impollinatori hanno subito un forte declino per molteplici cause, tra le quali l'utilizzo di prodotti fitosanitari e la perdita e la frammentazione delle aree naturali. Ad affermarlo è la pubblicazione (pag 118-119), a cura di Paolo Fontana, Gino Angeli e Livia Zanotelli, che fa parte del Rapporto 2023 del Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Mach di San Michele all'Adige, in Trentino. 

    Secondo questa ricerca la composizione del paesaggio e stagionalità influenzano la contaminazione da prodotti fitosanitari nel polline raccolto dalle api.

  • Lo studio sulle api: afferma che sia la stagionalità sia la composizione del paesaggio influenzano la presenza di residui di prodotti fitosanitari nel polline.
  • Per analizzare l'effetto della composizione del paesaggio e della stagione sulla quantità di residui di prodotti fitosanitari del polline raccolto da api mellifere tra il 2017 e il 2020 è stato condotto uno studio su 14 località in Trentino Alto Adige e del Veneto. In ognuno dei 14 siti sono stati posizionati due alveari per la raccolta a cadenza mensile di campioni di polline. Per valutare l'eterogeneità del paesaggio in ogni sito è stata determinata l'incidenza dei principali tipi di habitat in un raggio di 3 chilometri applicando poi l'Analisi delle componenti principali (Pca). Nel polline sono stati cercati oltre 400 composti ed è stato quindi calcolato per ogni campione il Pollen hazard quotient (Phq), un indice che fornisce una misura della potenziale tossicità del polline nei confronti delle api. Dei 200 campioni di polline analizzati solo 6 (3%) sono risultati completamente privi di residui. Nei campioni analizzati sono stati individuati quasi 100 composti, soprattutto fungicidi. I valori di Phq sono risultati alti (Phq > 1000) in 32 campioni (16%), medio-alti (500 < Phq <1000) in 14 campioni (7%), medi (50 < Phq <500) in 47 campioni (24%) e bassi (Phq <50) in 101 campioni (50%).

  • Più residui nelle aree agricole

    Il Phq è risultato significativamente più alto tra aprile e luglio, mentre il picco nel numero dei composti individuati nel polline è stato registrato a giugno. Anche il paesaggio ha mostrato un effetto sulla presenza di residui di prodotti fitosanitari nel polline: in particolare i residui crescono all'aumentare della percentuale di alcune categorie di aree agricole mentre diminuiscono all'aumentare di aree naturali e semi naturali. Questa ricerca - si legge nella conclusione del report - ha messo in luce come sia la stagionalità che la composizione del paesaggio influenzino la presenza di residui di prodotti fitosanitari nel polline raccolto dalle api mellifere, con potenziali impatti negativi sulla salute delle api.