Politik | Al Senato

“Terzo mandato, discussione politica”

Meinhard Durnwalder (SVP) spiega la sua astensione all’emendamento della Lega che ha spaccato il governo. “Ma ripresenterò la proposta per i Sindaci”, promette il senatore.
Durnwalder, Meinhard
Foto: Seehauserfoto
  • SALTO: Senatore Durnwalder, lei si è astenuto nel voto in Commissione Affari costituzionali all’emendamento della Lega (bocciato ieri con il voto contrario di Fratelli d'Italia, Forza Italia, PD e M5S) che chiedeva di estendere da due a tre il limite dei mandati per i Governatori regionali. Come mai?

    Meinhard Durnwalder: L’emendamento della Lega riguardava il terzo mandato in Giunta regionale dei Presidenti delle Regioni. Parliamo delle Regioni a Statuto ordinario, perché nelle Regioni speciali possiamo regolare questa materia già autonomamente. La Costituzione dice infatti che le Regioni ordinarie posso regolare le cause di eleggibilità/ineleggibilità, ma nell’ambito del principio fissato dallo Stato, ovvero dalla legislazione statale. È dunque una decisione politica riguardante solo le Regioni ordinarie, perciò mi sembrava giusto astenermi, devono decidere “loro”, cioè chi è interessato in senso stretto.

    Una questione solo politica, dunque, tra i partner di governo, Lega-Fratelli d’Italia-Forza Italia.

    La Lega ha il problema della ricandidatura del Governatore veneto Luca Zaia, mentre Fratelli d’Italia vuole candidare il senatore Luca De Carlo, presidente  della Commissione agricoltura, già ai blocchi di partenza. Tutto il PD ha votato contro l’emendamento, ma su questa scelta è arrivata la critica del presidente emiliano Stefano Bonaccini. Anche Vincenzo De Luca, governatore della Campania, preme per alzare il tetto dei mandati. È tutto un discorso politico, in fondo e mi sembrava poco opportuno intromettersi in queste questioni.

    Perché la questione del terzo mandato per i Sindaci, invece, è stata ritirata e non più discussa?

    È stato rimandato tutto, ma in Commissione la rappresentante del Governo, la sottosegretaria Wanda Ferro, ci ha promesso l’arrivo di un provvedimento sulla modifica del TUEL, cioè del Testo unico degli enti locali nazionali, dove viene affrontato in modo più organico l’argomento. Ci hanno chiesto di rimandare, quindi, a una riforma più organica del Testo unico.

    Terzo mandato per i sindaci? Entro marzo il governo dovrebbe presentare il provvedimento sulla modifica del Testo unico degli enti locali.

    Sulla questione dei Sindaci lei aveva a suo tempo già presentato un altro emendamento

    Avevo avanzato la proposta di estendere a livello statale la regola prevista dalla nostra legge regionale, cioè i tre mandati che abbiamo in Trentino-Alto Adige. Una sentenza della Corte Costituzionale, la 60 del 2023, aveva però accertato nei confronti di una legge regionale della Regione Sardegna che la disposizione statale funge da limite anche per le Regioni a Statuto Speciale. Abbiamo perciò il problema di doverci adeguare alla disciplina statale e quindi ho cercato di inserire il limite dei tre mandati come regola generale anche a livello statale. Ma dobbiamo attendere su questo.

    E sui tempi della riforma del TUEL si sa qualcosa?

    Il provvedimento ce l'hanno promesso per marzo. Ma di nuovo diventerà una questione politica, perché la Lega ha sicuramente l'interesse di permettere ulteriori mandati ai propri sindaci, visto che attualmente ha un'ampia base di primi cittadini, mentre Fratelli d'Italia intende sfruttare il momento positivo nei sondaggi. Sono tutte discussioni certo giuridiche, ripeto, però anche altamente politiche. In questo caso, in fondo, la maggioranza voleva tenere un po' basso il dibattito — senza aprire un altro cantiere, oltre a quello dei Presidenti delle regioni. Anche il PD preferiva rinviare la discussione, perché pure loro internamente devono trovare la quadra fra le varie correnti per individuare una linea comune. I Cinque Stelle sono contrari a prescindere. 

    Lei ripresenterà la sua proposta per i Sindaci?

    Certo. Ma ieri, se avessi insistito su quest’aspetto, sarei rimasto da solo. Aveva poco senso insistere e mi sembrava opportuno rinviare l’emendamento. La discussione sui governatori riguardava solo le Regioni ordinarie: se come speciali, in una materia che comunque possiamo regolare autonomamente, iniziamo a intrometterci nelle questioni delle altre regioni, magari qualcuno potrebbe anche arrabbiarsi e dire “ma perché voi, che avete già i tre mandati?”. Meglio tenersi un po' alla larga da una materia ora delicata.