"Tram pronto nel 2024-25"
"Se siamo bravi il tram potrà essere pronto, inaugurato, tra 5-6 anni a partire da fine 2018, quindi nel 2024-25". Renzo Caramaschi, sindaco di Bolzano, precisa la tabella di marcia per il più importante progetto di mobilità alternativa che riguarda il capoluogo. O meglio, la corsa contro il tempo, visto che per accaparrarsi una quota dei finanziamenti statali il Comune dovrà includere il progetto nel nuovo Pums, Piano urbano per la mobilità sostenibile, e approvare il documento in consiglio comunale. Entro fine anno.
"Dovremo arrivare al voto a ottobre, per poi fare domanda prima della fine di dicembre" assicura il primo cittadino che ha già due impegni a breve: il 4 maggio l'incontro nella sede di Sasa con Kompatscher (posticipato rispetto alla data precedente del 27 aprile) e il 16 maggio a Roma nella sede del ministero delle infrastrutture per discutere dei finanziamenti.
Prima serve il Pums, Piano urbano della mobilità sostenibile, con dentro il progetto. Poi bisogna approvarlo in tempo, a ottobre, per chiedere i finanziamenti al ministero prima della fine dell'anno.
La legge statale sul tavolo di Caramaschi è il testo di bilancio 205 del 2017 che assegna un capitolo per le infrastrutture. "Vogliamo capire se i finanziamenti possono essere assegnati anche ad un progetto in linea di massima" precisa il sindaco a proposito della trasferta romana.
Intanto, la giunta ha continuato la discussione sui dettagli del progetto con Willi Hüsler, l'esperto di mobilità svizzero interpellato dal Comune sull'argomento. Il quale a sua volta deve confrontarsi con Ciurnelli (l'altro esperto che si occupa di metrobus su via Buozzi e del piano per la viabilità in zona sud) per il Pums, da inviare alle commissioni e poi al consiglio.
La riunione organizzativa, secondo quanto ha chiarito Caramaschi, è servita per inquadrare alcuni elementi dell'intervento. "La linea – spiega – dovrà interfacciarsi con la fermata del treno per Merano e collegare città e ospedale". Il tracciato all'esame parte dalla stazione dei treni e prosegue per viale della Stazione, piazza Walther, via Cassa di risparmio, ponte Talvera, piazza Mazzini, corso Italia, lato Tribunale, piazza Adriano (dove e previsto l'interscambio), ospedale. Per poi concludere il tragitto al capolinea di ponte Adige, dove "fermare" i 22.000 pendolari dall'Oltradige. "Qui, all'uscita da via Merano c'è un punto problematico che va approfondito" aggiunge Caramaschi.
La linea dovrà interfacciarsi con la fermata del treno per Merano e collegare città e ospedale. Dalla stazione a ponte Adige.
Si discute di tempi delle corse e naturalmente di costi. "Abbiamo preso in visione con Hüsler diverse opzioni. Una comprende le corse nelle ore di punta ogni 7 minuti e mezzo e nelle altre fasce orarie ogni 10. Sarebbe una bella soluzione". Il costo totale è stimato in 120 milioni di euro. La Provincia ha detto chiaramente che il Comune "farà la propria parte". "Abbiamo 44 milioni di euro di avanzo primario ma non possiamo usarli per legge" mette le mani avanti il sindaco. "Tuttavia siamo disponibili a mettere delle risorse, abbiamo bilanci in salute". Da capire anche, se si riuscirà a ottemperare a tutte le condizioni per la domanda, quanto potrà mettere lo Stato.
Caramaschi conclude riguardo ai tempi di realizzazione. "Se siamo bravi bravi e tutto andrà bene serviranno 5 o 6 anni, da fine 2018, quindi potrà essere inaugurato verosimilmente 2024-2025. Se lo inaugurerò io? Vediamo – scherza – visto l'età che avrò in quella data".