Matteo Salvini ieri nel cantiere del nuovo ponte di Genova si è mischiato fra ingegneri e operai. Con gilet giallo e casco ha registrato un filmato pubblicato sui social media.
"Grazie a questo modello l'Italia può e deve ripartire. Questo ponte si autoalimenterà con pannelli di metano". In realtà si tratta di pannelli fotovoltaici che produrranno l'energia necessaria per il funzionamento dei sistemi di illuminazione ed impianti elettrici. Salvini: "Proporremo Genova come modello di buongoverno per l'Italia".
Potrebbe farlo presto a Napoli e a Bari, dove si ricandideranno due governatori di lungo corso: Stefano Caldoro e Raffaele Fitto. Nel tira e molla Salvini ha dovuto cedere Campania e Puglia agli alleati Berlusconi e Meloni. Tutti i candidati sono risultati di logiche interne al centrodestra - anche qui un modello perfetto. Molto è dipeso anche dai sondaggi.
Ora Salvini può consolarsi con Reggio Calabria, dove il candidato sindaco spetta alla Lega. Lì il capo della Lega punta ad eleggere "il sindaco del ponte" - quello per la Sicilia, che dovrebbe collegare la terraferma ad un'isola con un sistema ferroviario quasi inesistente.
Unico problema: per fare la passerella in quel cantiere ci vorrà giusto un po' di tempo.
Intanto a Genova i parenti delle vittime del crollo hanno chiesto due cerimonie separate: una di inaugurazione ed una per ricordare le vittime. Una proposta che al presidente della Repubblica non è sembrata opportuna. E così i parenti minacciano di disertare la cerimonia prevista nei primi giorni di agosto. È ovvio che Salvini invece ci sarà. Non si sa se con o senza casco. Ma comunque per propagare il "modello Genova".