Politik | Il caso

Dietro la lavagna

Mentre Matteo Salvini e Danilo Toninelli vanno in tv, per rispondere alle domande dei bambini, gli studenti romani occupano i licei. Con critiche a 360° all'esecutivo.
Salvini-Toninelli
Foto: telenord.it

Lunedì 12 novembre su Rai3 è partito “Alla Lavagna!”, un programma prodotto in collaborazione con Endemol Shine Italy. Il format - spiega un comunicato stampa Rai - prevede che "personaggi famosi del mondo della politica, del giornalismo e dello spettacolo, si sottopongono alle impertinenti domande di una classe di 18 agguerritissimi bambini, tra i 9 e i 12 anni, con risultati inaspettati". Tra gli ospiti della prima settimana, il vice presidente del Consiglio Matteo Salvini e il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, che è arrivato a gattonare in classe.

Nel frattempo, a Roma, gli studenti delle scuole superiori della Capitale hanno occupato sei istituti. L'ultimo è stato il liceo Tasso, i cui studenti hanno diffuso un comunicato stampa che parla a tutto il Paese, e non solo agli studenti: "Oggi, 20 novembre, un gruppo di studenti e studentesse del liceo Torquato Tasso di Roma, in seguito ad una votazione svoltasi in una seduta del Collettivo Politico Tasso, ha deciso a maggioranza di voti di occupare la scuola. Dopo numerosi e approfonditi dibattiti il corpo studentesco si è mostrato favorevole ad aderire alla piattaforma di protesta già seguita dai licei Mamiani, Virgilio, Socrate, Albertelli e Righi, con le loro occupazioni, in opposizione ai primi provvedimenti attuati dal governo insediatosi a seguito delle elezioni del quattro marzo".

La denuncia degli studenti, quindi, non riguarda solo le politiche rivolte all'istruzione: "In primo luogo, esprimiamo il nostro dissenso riguardo alle politiche economiche e sociali. Ribadiamo ancora oggi con forza che il sistema configurato a scaglioni progressivi debba essere il tratto fondamentale del sistema di tassazione. Ribadiamo anche energicamente come la Repubblica Italiana sia fondata, come si evince dal primo articolo della nostra Costituzione, sul lavoro e sulla dignità del lavoratore. Dignità svilita o addirittura cancellata da una forma di sussistenza sociale quale il reddito di Cittadinanza".

Con questo atto forte e deciso gli studenti vogliono dimostrare, oltre che la loro coscienza politica, il proprio dissenso alle politiche esecutive portate avanti dal governo ed in particolare dal Ministero degli Interni

Poi se la prendono con il Decreto Scuole Sicure, "che in malafede confonde la sicurezza nelle scuole con un controllo militare degli studenti. Tutto questo attuato al costo di investimenti molto onerosi che potrebbero essere indirizzati alla risoluzione dei veri problemi della sicurezza. Una scuola è sicura quando non cade il cornicione, una scuola è sicura quando d'inverno funziona il riscaldamento: una scuola è sicura quando è in tutto e per tutto a norma".

"...ci opponiamo con forza al condono, ennesima manovra che finisce per nutrire una criminalità fin troppo presente nel nostro Paese. Esso stabilisce un prezzo alla legalità, permettendo ai più abbienti di aggirarla con facilità e con il favore della legge. Riteniamo parimenti che si tratti di una 'mazzetta' richiesta dallo Stato" aggiungono, prima di toccare il tema delle politiche migratorie, cavallo di battaglia della Lega di Matteo Salvini e del M5S di Luigi Di Maio: "Ci schieriamo contro alla demagogia del governo Gialloverde, che continuamente strumentalizza e demolisce la solidarietà umana, trasformando in criminali coloro che cercano di dare dignità a tutti. Dignità alla vita di migranti, esseri umani, che, fuggendo da guerre, povertà, fame, passano poi come capri espiatori di tutti i mali del Paese. Esprimiamo quindi la nostra vicinanza al sindaco Mimmo Lucano, ed al centro Baobab (come alle altre strutture occupate prese di mira dalla "Giustizia"). Con questo atto forte e deciso gli studenti vogliono dimostrare, oltre che la loro coscienza politica, il proprio dissenso alle politiche esecutive portate avanti dal governo ed in particolare dal Ministero degli Interni".

Gli studenti del Tasso lanciano un appello allo Stato, ai cittadini e a noi studenti stessi: "Riteniamo che il cambiamento sia nel dare dignità al lavoro, nel rendere valore alla vita umana, nell'investire sull'efficienza delle strutture sanitarie, e dei trasporti: il cambiamento è nell'investimento sulla Scuola Pubblica".