Politik | Segreteria Pd

Di Fede è segretaria: il PD esce dal caos

Liliana Di Fede ce l'ha fatta. Sarà dunque lei – risultata vincitrice alle primarie – la segretaria locale del Partito Democratico. A Mauro Randi la presidenza dell'Assemblea.

E alla fine spunta anche l'unanimità. Liliana Di Fede è la nuova segretaria del Partito Democratico. Si è trattato tuttavia di un parto tutt'altro che facile. Anzi, la vicenda della segreteria provinciale del PD è stata talmente controversa e combattuta da far rischiare più di qualcosa ai nervi di dirigenti e militanti. Con gli osservatori esterni pronti a distribuire facili ironie sull'incapacità, mostrata dal partito, di riuscire a praticare un vero e proprio gioco di squadra.

Invece, i 35 componenti della nuova Assemblea provinciale – a loro spettava il compito dell'incoronazione definitiva di una scelta per la quale non erano bastate le consultazioni primarie – hanno tolto le castagne dal fuoco. E Maurizio Randi, per lunghi tratti ostico sfidante, è stato a sua volta incoronato (per acclamazione) presidente dell'Assemblea provinciale.

"Sono molto contenta – ha dichiarato Di Fede - che il partito, dopo questa fase turbolenta, abbia ritrovato un punto di equilibrio unitario da cui ricominciare. Il nostro impegno per il futuro sarà indirizzato a costruire percorsi condivisi per rafforzare il ruolo del Pd sul territorio e nelle istituzioni. Mauro e io - prosegue la neo segretaria - collaboreremo per costruire sinergie efficaci all'interno e all'esterno del partito". E Randi non si sottrae nell'intonare una melodia altrettanto suadente: "Sono contento per la presidenza di un'Assemblea che sono convinto sarà luogo in cui il nuovo PD sceglierà la linea politica e dimostrerà di essere un partito unito e che tiene conto delle città e dei territori. Sono convinto che con Liliana lavoreremo di comune accordo per recuperare il senso della politica di servizio ai cittadini".

Poi, con un messaggio su facebook, arriva anche la benedizione di Christian Tommasini: "Negli ultimi giorni abbiamo lavorato molto per dare un segnale forte e unitario. Ottima ripartenza!". La battuta d'arresto, comunque, ancorché superata, è stata di quelle molto rischiose.