Omicidio Gröber verso il rito abbreviato
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Cambia l’accusa e si riapre la partita per la difesa. Durante l’udienza di oggi (24 aprile) il pubblico ministero Axel Bisignano ha infatti modificato il capo di imputazione a carico di Alexander Gruber, accusato di aver ucciso Sigrid Gröber, la cameriera di 39 anni, con cui aveva una relazione. Sono state stralciate dalle lesioni imputate a Gruber le “fratture intercostali”, più probabilmente riconducibili alle manovre rianimatorie che non alla aggressione dell’uomo. Gruber, ex custode della scuola Kaiserhof di Merano, rimane accusato dell’omicidio preterintenzionale di Sigrid Gröber, ritrovata all’alba del 19 febbraio 2023 in fin di vita e seminuda davanti all’abitazione di servizio dell’imputato. La vittima è stata soccorsa e portata d’urgenza all’ospedale di Merano dove è poi morta al Pronto soccorso. La modifica del capo di imputazione gioca a favore della difesa, che vede riaperti i termini per chiedere l’applicazione del rito abbreviato.
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Il medico legale Guido Cavagnoli
Durante l’udienza la Corte d’Assise, presieduta dal giudice Stefan Tappeiner, ha ascoltato il medico legale Guido Cavagnoli, consulente di parte civile. Con una deposizione lucida e precisa, Cavagnoli ha messo in evidenza le cause che, secondo lui, avrebbero portato alla morte di Sigrid Gröber: il complesso di lesioni e l’ipotermia. Cavagnoli non ha dubbi: “In assenza di violenza ed esposizione al freddo, la signora non sarebbe deceduta in quel momento”. Cavagnoli concorda quindi con Dario Raniero, il medico legale che effettuò l’autopsia al corpo della vittima: “Anticipando il soccorso si sarebbe probabilmente potuta salvare”.
Claudia Benedetti, legale di Gruber assieme ad Alessandra D’Ignazio, ha cercato di incalzare Cavagnoli, riproponendo la linea difensiva secondo cui le condizioni di salute pregresse della donna sarebbero state determinanti nel causarne il decesso. Per Piergiorgio Tubaro, consulente della difesa sentito la scorsa udienza, sarebbero il danno cronico da alcol, l’anemia e la cirrosi epatica molto gravi sommate all’ipotermia ad aver causato la morte della donna. Cavagnoli sostiene invece che l’anemia non sia provata e che le condizioni del fegato, per quanto compromesse dall’abuso di alcool, non per forza ne abbiano determinato una perdita di funzionalità. Interrogato dall’avvocato Lukas Plancker, che rappresenta la Provincia Autonoma di Bolzano, sul ruolo delle circostanze di salute della vittima risponde: “Le patologie pregresse svolgono un ruolo satellite nella morte di Gröber. La vittima sarebbe andata incontro negli anni a venire, non settimane, ad un trapianto di fegato”.
Lo scontro tra la difesa ed il medico consulente di parte civile ha riguardato anche l’origini delle numerose ferite rinvenute sul corpo della donna: “Il modello di lesioni che si riscontrano sulla salma non sono compatibili con un evento accidentale. La quantità diffusa di echimosi a torace ed arti superiori, mista abrasiva e contusiva, è molto più compatibile con un'aggressione” ha ripetuto diverse volte Cavagnoli, in disaccordo con la difesa, che le imputa invece ad una caduta accidentale della donna dalle scale. Su questo specifico punto la Corte potrebbe richiedere una apposita perizia, per escludere la caduta dalle scale come unica causa delle lesioni.
Le prospettive futureSarà determinante per i futuri sviluppi l’udienza dell’8 maggio in cui si saprà con che rito proseguirà il processo. La difesa, al termine dell’udienza di oggi, si è infatti riservata di chiedere il rito abbreviato, che porterebbe allo sconto di un terzo di pena in caso di condanna. Sempre per l’8 maggio è prevista la sentenza per un altro procedimento a carico di Gruber. L’uomo è infatti accusato di lesioni personali aggravate dalla recidiva sempre nei confronti di Sigrid Gröber per un episodio del 20 marzo 2020, tre anni prima della morte della donna. La vittima, recatasi in ospedale per le lesioni a torace, occhi e mignolo, riportò una prognosi di 29 giorni. In questo procedimento Gruber ha scelto la via del patteggiamento, è stato infatti raggiunto l’accordo con l’accusa per una condanna di 8 mesi.
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