Così l’Alto Adige allenta le misure
Il coronavirus sembra fare meno paura. Ai cittadini che mostrano segnali di un generale rilassamento e ai decisori politici che, in base agli sviluppi epidemiologici, allentano ulteriormente le misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 . Ieri, 23 giugno, la giunta provinciale ha approvato norme meno rigide per questa fase di ripresa.
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Per quel che riguarda le misure specifiche per le attività economiche la novità principale consiste nella riduzione del rapporto tra la superficie e il numero massimo di persone da una ogni 10 m² a una ogni 5 m². La regola 1/10 rimane tuttavia in vigore per quanto riguarda le piscine, le fiere e i centri benessere. Via l’obbligo per gli addetti nelle attività economiche di indossare una visiera protettiva durante l’attività si concretizza una distanza ravvicinata per un prolungato periodo di tempo al di sotto di un metro (cura del corpo, personale di servizio). Attenzione però: resta invece l’obbligo della mascherina chirurgica. In generale oltre il metro di distanza non è necessaria la copertura di naso e bocca, al di sotto di un metro rimane l’obbligo di copertura indipendentemente dal materiale utilizzato.
Possono riaprire le saune pubbliche e in generale gli impianti benessere. Nelle saune e negli ambienti chiusi vige la norma del distanziamento di due metri. In tutto il centro benessere, comprese le sale relax e le aree esterne integrate, vale la regola del 1/10, al fine di determinare il numero massimo totale di persone che possono circolare contemporaneamente nella struttura.
Sport, mobilità ed eventi
Si può tornare a praticare giochi di squadra sia all’aperto che al chiuso e le attività sportive di contatto possono essere praticate in base ai relativi protocolli di sicurezza.
In quanto al trasporto pubblico locale stradale, lacuale e ferrovie nonché per i servizi di trasporto non di linea resta l’obbligo di portare la protezione di naso e bocca. Sugli autobus potranno essere occupati tutti i posti a sedere con utilizzo della mascherina.
Dal 15 luglio via libera a eventi pubblici e manifestazioni pubbliche con la somministrazione di cibi e bevande a condizione che vengano osservate le misure specifiche per la ristorazione (un numero di ospiti pari ai posti a sedere, un metro di distanza tra le persone, servizio ai tavoli ecc.).
Anche per le manifestazioni culturali e gli eventi in generale vale la regola di 1 persona ogni 5 m²; non è più necessaria la misurazione della temperatura con il laser di tutti i presenti. Per quanto riguarda le bande musicali e i cori oltre alle prove sono consentite anche le esibizioni. Il distanziamento tra le persone viene ridotto ad 1,5 metri per i cori e 1 metro per le bande musicali e non è più necessario il rispetto della regola di 1 persona ogni 5 m². Non deve essere più misurata la temperatura di tutti i partecipanti. Sempre dal 15 luglio sarà consentita anche l’apertura di discoteche e sale giochi. Novità anche per i buffet nelle strutture ricettive: decade l’obbligo di utilizzare guanti monouso ed è sufficiente la disinfezione preventiva delle mani.
Aperture domenicali
A fine giugno 2020 sarà revocato l’obbligo di chiusura domenicale e festiva dei negozi in tutte le località altoatesine. A partire dal 5 luglio si torna alla liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali, voluta dall’allora governo Monti e in vigore fino all’inizio dell’emergenza sanitaria. I negozi possono, quindi, nuovamente riaprire l’attività la domenica e nei giorni festivi, fra le proteste dell’Unione commercio turismo servizi Alto Adige e dell’Alleanza per la domenica libera.