I 10 film imperdibili del 2018
Una delle mete favorite per le festività natalizie dopo le località sciistiche è il divano. Di seguito una classifica in pillole delle migliori 10 pellicole del 2018 (a parere di chi scrive) da godersi durante il vostro personale "Couch Fest".
E no, non ci sono gli Avengers né il film sui Queen. Ricordateci per questo.
10. Eighth Grade, Bo Burnham
Adolescente problematica + scuola + lotta per la “sopravvivenza sociale” quotidiana + acne. Gli elementi sono quelli del classico teen drama “merigano”, ma i lunghi tentacolini patinati di Hollywood non arrivano a sfiorare il film del giovane comedian Bo Burnham, un’ode alla gioventù contemporanea che trasuda integrità e compassione.
9. Searching, Aneesh Chaganty
Un thriller raccontato attraverso il filtro di uno schermo (di un portatile, di uno smartphone, di una tv). Searching alza l’asticella degli “Screen life movies”, un nuovo genere cinematografico inaugurato dal regista russo-kazako Timur Bekmambetov con l’horror Unfriended. Il futuro è un po' anche questo. Cominciamo a farci l'abitudine.
8. The Favourite, Yorgos Lanthimos
1700, quando l'Inghilterrra era in guerra con la Francia. Sul trono inglese siede la Regina Anna ma il regno è di fatto governato dall’amica Lady Sarah. Quando a corte arriva Lady Abigail, le due sfrutteranno la situazione politica per diventare la favorita della Regina. È l’ultimo film del regista Yorgos Lanthimos, quello di Kynodontas, The Lobster, The Killing of a Sacred Deer. Garanzia di qualità, insomma.
7. Burning, Lee Chang-Dong
Tratto da un racconto di Haruki Murakami, Burning di Lee Chang-Dong parla di amori impossibili, solitudini, potere e colpe da espiare. Mind-blowing, come dicono nel Sussex.
6. The Other side of the Wind, Orson Welles
Perché una cosa con su scritto Orson Welles si compra a scatola chiusa.
5. Shoplifters, Hirokazu Koreeda
4. Dogman, Matteo Garrone
3. Cold War, Paweł Pawlikowski
A cinque anni dal notevolissimo “Ida”, il regista polacco Paweł Pawlikowski torna con una storia d’amore epica incastonata nell’Europa della guerra fredda. Piero Zardo su Internazionale ha scritto che “Pawlikowski non deve dimostrare niente. Padroneggia totalmente la sua arte e riesce a sfruttare ogni cosa, compresa una bellissima fotografia in bianco e nero, molto patinata, e un finale quasi romantico e quasi comico”. Il film rappresenterà la Polonia ai prossimi Oscar.
2. Private Life, Tamara Jenkins
Non è una classifica senza un film indie fino al midollo. Un po’ Woody Allen, un po’ Noah Baumbach Private Life racconta la storia di una coppia che da anni sta cercando di avere un figlio, e fra riproduzione assistita e adozione, cerca di tenere in piedi il matrimonio. Avvertenze: il livello di empatia straborda dallo schermo, per cui regolatevi. Paul Giamatti e Kathryn Hahn in stato di grazia. Il film è su Netflix, non avete scuse.
1. Roma, Alfonso Cuarón
Piani sequenza, campi lunghi, una fotografia in bianco e nero che è puro piacere estetico. È il film più intimo e personale di Cuarón che però ascende a un piano universale dove pianta indisturbato il suo vessillo. Un pasto luculliano per i cinefili puristi. Buon appetito.