Kultur | Salto Weekend

‘Na festa senza senso

Un paio d'ore con un sacco di situazioni casuali possono rivalutare il senso dell'esistenza?
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Foto: Nonsense Festival

Così i responsabili del “Nonsense festival”, organizzato dall’associazione BeYoung, descrivono il loro evento. Per l’occasione, abbiamo sentito Giada Tuffanelli, referente dello spettacolo che si terrà domenica 26 febbraio al Teatro Comunale di Gries alle ore 17:56.

salto.bz: Come nasce l’idea di un evento che ha lo scopo di essere “nonsense”?

Giada Tuffanelli: l’idea ci è venuta spontaneamente, parlando liberamente durante una riunione tra soci. Ci siamo detti: perché non fare un evento senza senso? Senza farci troppe domande e lasciandoci sorprendere da quello che esce dalle nostre menti.

Cosa accadrà domenica al Teatro Comunale di Gries?

Non posso rivelare troppo. Diciamo che abbiamo voluto abbandonare il classico approccio frontale del teatro in favore di un’esperienza più interattiva e imprevedibile. Personalmente mi piace molto che un luogo come il teatro possa cambiare a seconda di chi lo abita, delle scenografie che si utilizzano e dell’atmosfera che si vuole creare. Domenica ruoterà tutto attorno all’imprevedibilità. Neanche i presentatori conoscono le esibizioni che ci saranno, quindi anche per loro sarà una sorpresa.
 


Per quanto ci sia una forte ironia a fare da sfondo a questo evento, avete voluto puntare l’attenzione sulla questione del cambiamento climatico attivando una raccolta fondi per Climate Action. Spiegaci come funziona.

Abbiamo pensato che, se è vero che questo festival nasce senza senso, allo stesso tempo non ha senso il modo in cui si continua ad ignorare la crisi climatica che stiamo vivendo. Ci siamo mossi così per attivare una raccolta fondi a cui si può partecipare in due modi: attraverso il link che potete trovare sulla pagina Instagram di BeYoung, oppure di persona durante l’evento. La collaborazione con Climate Action Southtyrol non è la sola. Per l’evento che si è svolto venerdì al Pippo Foodchillstage abbiamo collaborato con “Bolzano Open”, un collettivo LGBTQIA+ di cui alcune drag queen si sono esibite in una performance di Lip Sync Battle.

Una delle classiche preoccupazioni dei giovani bolzanini: c’è un ingresso da pagare?

No, l’evento è gratuito e anche autofinanziato. Poi, se mi chiedi se c’è un vero motivo per venire a vedere lo spettacolo, ti rispondo che no, non c’è. Però non c’è neanche un vero motivo per non venire. Cioè, alla fine il pensiero che ci ha spinto a fare tutto questo è: perché no?