Alessandra Limetti
Foto: Matteo Groppo
Gesellschaft | kalašnikov&valeriana

A perdere. Un gioco senza amore

Il racconto di Alessandra Limetti di una violenza e di un disamore. E, forse, di una rinascita. Domani alla Libreria Cappelli la presentazione del libro.
  • Quando Alessandra Limetti mi ha chiesto di moderare la presentazione del suo libro “A perdere. Un gioco senza amore” mi sono sentita lusingata. Conoscevo l’attrice e l’autrice dalle sue rubriche sul quotidiano Alto Adige, avevo letto dello spettacolo teatrale tratto dal suo esordio letterario ed ero affascinata dalla copertina Hopperiana del romanzo. Mi sono quindi tuffata nella lettura, aspettandomi come da retro di copertina “la storia di una coppia – di una famiglia – distrutta dal terribile male di una dipendenza che divora tutto ciò che trova sul suo cammino: il gioco d’azzardo”. I vari episodi vissuti dalla protagonista, da suo figlio e sua figlia sono raccontati in prima persona e corredati di citazioni da parte di fonti autorevoli riguardo alla patologia del gioco d’azzardo. Questo fa sí che senza mai cadere nel pedante, i racconti individuali trovino un riferimento e una certa validità scientifica da un lato e le teorie una lettura pratica e concreta dall’altro.

  • Foto: Cappelli

    La storia c’è tutta, ma c’è molto di più: la protagonista si trova a vivere una situazione di violenza domestica, caratterizzata da un intreccio di diverse forme di violenza. Questo aspetto non è meno impattante per la protagonista, ma viene trattato da Limetti in modo diverso. Non ci sono citazioni scientifiche, ma piuttosto una descrizione soggettiva molto realistica. L’autrice mette in atto una sorprendente lucidità e capacità di ripercorrere dinamiche e ciclo della violenza domestica senza nemmeno doverlo esplicitare: chi legge sente sulla propria pelle le fasi della luna di miele, le tensioni, gli episodi di violenza, le manipolazioni, il gaslighting, il (pre)giudizio sociale. E condivide con la protagonista l’enorme forza messa in atto per liberarsi e trovare una via d’uscita per sé, per suo figlio e per sua figlia: “Quando tocchiamo il fondo non ci resta altro che puntare su di noi… Forse non da sole, ma se ne esce vive.”

    Domani, martedì 26 marzo alle ore 17.30 parlerò con Alessandra Limetti del suo libro “A perdere. Un gioco senza amore” presso la Nuova Libreria Cappelli a Bolzano. Siete tuttə benvenutə!