Urzì, da come commenta il risultato del ballottaggio bolzanino nelle prime interviste, sembrerebbe quasi lei il vincitore di queste elezioni comunali.
Perché lo sono. Mi dispiace che abbia perso la città ma sul piano morale e politico mi sento vincitore di una competizione diretta con Luigi Spagnolli. Il dato elettorale dimostra che il centrodestra è la parte politica più forte in città. Spagnolli ha vinto perché è stato sostenuto dalla Volkspartei fin dal primo turno, un’alleanza che ha prodotto una vittoria sulla carta, ma che porterà la città a una perdita sicura.

Secondo lei quindi la maggioranza, qualora si riuscisse a costituire, non reggerà?
No, faranno finta di andare avanti probabilmente per un anno e poi cercheranno l’occasione per scaricare Spagnolli, perché Bolzano sarà bloccata su tutte le decisioni autentiche da prendere. L’unica opportunità di comporre una maggioranza in consiglio comunale è quella di affidarsi all’estrema sinistra e cioè rifare un governo con quelli con i quali si era rotto prima della campagna elettorale.

Un risultato che attribuisce al disegno non riuscito della Svp?
Questo è il successo, e sono ironico, della strategia fallimentare di Achammer, Ladinser, Steger e dei vertici, compreso Kompatscher, della Svp che hanno studiato una forma schizofrenica di alleanza a Merano con il Pd e il centrodestra, di blockfrei a Laives e di alleanza al primo turno con il centrosinistra a Bolzano. Fossi un elettore o un iscritto della Svp mi aspetterei le dimissioni in blocco di questi esponenti del partito. A Merano la Volkspartei scompare dalla cartina geografica della politica, a Bolzano il risultato è un’alleanza spostata a sinistra ancora più radicale di quella che la stessa Volkspartei aveva denunciato, mentre a Laives è stata fatta l’unica scelta intelligente. In qualche mese Kompatscher e compagni sono riusciti a devastare il ruolo e la funzione politica della Svp. Prendiamo per esempio il problema Benko, la strategia tutt’altro che sagace di Achammer, Ladinser, Steger e Kompatscher ha trascinato il partito in un vicolo cieco dal quale non uscirà più. Lodo piuttosto la decisione presa dagli organismi locali della Volkspartei di Laives che hanno dimostrato di non avere un approccio ideologico e antico come i personaggi che ho citato.

Un altro dato è opportuno mettere in risalto: gli esiti di Laives e Merano hanno evidenziato una certa voglia di cambiamento da parte dell'elettorato. A Bolzano voi non siete riusciti a sfondare, però.
Ma abbiamo preso il 43%, quindi siamo molto soddisfatti, ci siamo lasciati alle spalle anche i conflitti interni sui quali si è fatta polemica in campagna elettorale. In alcuni quartieri siamo andati anche oltre il 55% dei voti rispetto alla coalizione di Spagnolli con a bordo la Svp, abbiamo dimostrato che il centrodestra è forte e competitivo. Il Pd è ormai insignificante sulla scena politica provinciale, non chiedo nemmeno le dimissioni di Di Fede perché non cambierebbe nulla in termini di incidenza politica, stesso discorso per Spagnolli che non ha una sua personalità, stretto da una parte dalla Volkspartei che lo telecomanda da Fiè e dall’altra dagli ecosociali che ora porranno tutta una serie di clausole per accordarsi. Facciamo ripartire la politica in Alto Adige, sempre se la Svp uscirà dalla sua logica di politica medioevale e capirà che c’è bisogno di alternanza, di far votare liberamente e di dare la possibilità di cambiare modello. 

C’è qualcosa che si rimprovera? Del resto è pur vero che avete conquistato il 42,3% dei consensi ma i votanti sono stati appena il 40,7%.
L’unico rammarico è di non essere riuscito, nonostante tutti i tentativi fatti, a far capire alla Volkspartei che avrebbe dovuto saggiamente avere una posizione terza, così da garantire un governo stabile per i prossimi 5 anni. Ma mi dispiace più per loro che per noi, perché la Svp con le sue tattiche ha contribuito al rafforzamento del centrodestra.

Crede di essere stato il candidato ideale per il centrodestra? Michaela Biancofiore ha detto che Frattini al suo posto avrebbe preso al primo turno il 70% con l’appoggio sicuro della Svp.
Queste sono le esternazioni che hanno fatto male al centrodestra, perciò non voglio più spendere una parola su questo tema. Cerchiamo invece di lavorare su un progetto di territorio fatto da chi quel territorio lo conosce perché lo vive tutti i giorni ed è stato capace di arrivare al 43% partendo da pochi punti percentuali.

L’ultima domanda è d’obbligo: ha deciso cosa farà, se si dimetterà da consigliere provinciale per venire a fare opposizione in consiglio comunale?
Indubbiamente parteciperò alla seduta del consiglio comunale. Come ho concordato ieri sera con i colleghi della coalizione ci ritroveremo per valutare se il mio ruolo sarà in consiglio comunale o se in questo momento sarà più importante per me rappresentare il centrodestra in Provincia e anche in Regione dove pochi giorni fa ho presentato un ddl di riforma della legge elettorale perché questa legge elettorale è una gran porcata.