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Chronik | Elezioni Europee

Regole Ue favoriscono stagnazione

La quinta edizione di WakEUp ha proposto due interessanti incontri su calcio e guerre e su una guida al voto dell'8-9 giugno 2024
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L'incontro del 24 maggio 2024 a Lavis all'interno di WakEUp5
Foto: Politiche giovanili Lavis
  • Due venerdì piovosi di maggio hanno regalato a Lavis due interessanti incontri con spunti utili per le elezioni europee dell'8-9 giugno 2024. L'iniziativa WakEUp è stata promossa per la quinta volta dalle politiche giovanili del Comune di Lavis, con la collaborazione di molti enti ed associazioni che operano in ambito europeo in Trentino. 

    Il 17 maggio all'auditorium di Lavis Europe Direct Trentino ha proposto un aperitivo nel quale ha parlato anche della app Adeno: attraverso una serie di domande si riesce a capire qual è la propria posizione rispetto ai programmi delle famiglie politiche europee. Sono quindi intervenuti Raffaele Crocco e Beatrice Taddei Saltini, che curano assieme ad altri l'Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo. Altro ospite Marco Bellinazzo, giornalista de "Il sole 24 ore", autore di "Le nuove guerre del calcio"

    Bellinazzo è partito nella sua lunga disamina ricordando il ruolo dei procuratori calcistici. Fra il 2010 ed il 2020 ci sono stati scambi di calciatori in giro per il mondo per un controvalore di 50miliardi di euro. Agli agenti sono stati riconosciuti complessivamente 3 miliardi di euro, mentre ai club che formano i calciatori soltanto 600 milioni di euro. Venendo alle relazioni dirette fra calcio e politica Bellinazzo ha ricordato come "dal 2003 le autocrazie abbiano capito che devono controllare anche il mondo del calcio ed il primo esempio fu l'acquisto da parte di Roman Abramovic del Chelsea". Anche nella Fifa, il massimo organismo mondiale del calcio, c'è stato uno spostamento di potere al di fuori dell'Europa. Su 211 Paesi rappresentati nella Fifa le "vecchie potenze" del calcio, Europa (55) e Sudamerica (10) possono contare solo su 65 voti. "Inoltre c'è una mancanza di una politica europea sullo sport, considerando che il calcio in Europa fattura complessivamente 30 miliardi di euro, mentre gli sport americani sono a 50". 

  • Foto: Grazia Rastelli
  • Quindici guerre in corso in Africa

    Crocco ha ricordato un punto di contatto fra conflitti calcistici e conflitti bellici con la guerra del calcio fra Honduras ed El Salvador scoppiata in occasione delle partite di qualificazione ai mondiali di Messico 1970. "In questo momento sono in corso 15 guerre in Africa e recentemente ci sono stati ben 7 golpe, segno di un neonazionalismo africano guidato da giovani militari che vogliono crescere eliminando i legami con l'esterno". Da sottolineare come "Cina e Russia si presentino in Africa come partner formalmente alla pari, che danno autonomia di gestione". Nella serata sono stati citati numerosi casi di "sportwashing", azioni volte a migliorare la reputazione delle autocrazie. Azioni che mettono le radici fino a mezzo secolo fa quando "la Cina portò avanti la sua stadium diplomacy - ricorda Bellinazzo - costruendo ed intitolando ai governanti di turno molti stadi nei Paesi africani". 

  • Foto: Politiche giovanili Lavis
  • Non mi interessa la politica...

    Il secondo appuntamento di venerdì 24 maggio 2024 ha visto oltre 40 presenti all'Oratorio di Lavis, fra i quali anche alcuni rappresentanti di associazioni giovanili attive in ambito europeo come Beta Italia, Gioventù Federalista Europea e Club Alpbach. Si è partiti commentando alcuni degli ultimi sondaggi, che indicano per esempio come l'affluenza alle urne l'8-9 giugno potrebbe essere in Italia fra il 53 ed il 56%, in possibile rialzo però visto il 27% di indecisi. La fascia di età fra i 18 ed i 34 anni appare essere quella più interessata al voto europeo, ma allo stesso tempo fra i giovani che non vogliono votare la motivazione indicata dal 24,7% è "non mi interessa la politica". Secondo Emanuela Rossini, ex deputata, le motivazioni del disinteresse sono date da connessioni sociali deboli, dalla fiducia che la politica dovrebbe recuperare guardando le tematiche con una prospettiva di più lungo periodo, la crisi dei partiti. Emanuele Massetti, professore alla Scuola di Studi internazionali dell'Università di Trento, sottolinea come l'astensione sia portato da un basso tasso di attività dei giovani, con i Neet che in alcune regioni raggiungono percentuali molto alte. Il politologo di Unitn Marco Brunazzo sostiene il tema della dispersione della sovranità, con decisioni che diventano sempre più complicate fra i livelli di governo. "La politica - evidenzia - troppo autoreferenziale non interessa ai giovani. Il voto per alcuni ha perso significato ed emergono diverse forme di partecipazione". Infine Pejman Abdolmohammadi, docente della Scuola di Studi internazionali che si occupa di questioni mediorientali, sprona i più giovani "in questo nuovo secolo che è partito dopo la pandemia a rottamare i vecchi sistemi. Il potere si prende, non si tiene". 

  • Foto: Politiche giovanili Lavis
  • Resterà tutto come prima?

    Da una parte nel dibattito pubblico nazionale ed europeo si parla di scenari in movimento, con Ursula Von Der Leyen che dice come Giorgia Meloni sia stata molto collaborativa con lei ed un grande movimento fra le famiglie politiche di popolari, conservatori, identità e democrazia ed il gruppo misto. Poll of Polls di Politico al 24 maggio 2024 dà però questa simulazione del Parlamento europeo (720 seggi, maggioranza 361): popolari 176, socialisti e democratici 144, liberali 82, conservatori 72, identità e democrazia 66, non iscritti 57, nuovi ingressi 50, verdi 41, sinistra 32. L'attuale coalizione rosso-giallo-blu, socialisti-liberali-popolari, avrebbe quindi 412 seggi. Brunazzo chiama in causa un termine mitologico da Prima Repubblica Italiana, "geometrie variabili". Infatti pur sembrando esserci una maggioranza consistente, su alcuni temi potrebbe essere necessario andare a cercarsi i voti nell'emiciclo. "Nel voto dell'8-9 giugno - aggiunge - saranno significative le differenze fra chi è a favore dell'integrazione europea e chi non lo è". Massetti pone l'accento sulla variabile economica. "Molti si ricordano ancora quando negli anni Sessanta e Settanta le cose andavano bene. Mentre oggi molte regole europee come quelle del patto di stabilità sembrano favorire la stagnazione economica", 

    Abdolmohammadi conclude invitando gli elettori a essere molto esigenti con gli europarlamentari che eleggeranno: "dovete chiedere che al Parlamento europeo finalmente venga data l'iniziativa legislativa, come avviene per i parlamenti nazionali". Interviste ai protagonisti di WakEUp5 su Sanbaradio. Ecco l'intera registrazione dell'incontro del 24 maggio 2024 all'oratorio di Lavis.