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Cagnotto e Dallapè sul grande schermo

Ok dalla giunta provinciale al finanziamento del documentario sulle due campionesse olimpiche di tuffi. Otto i progetti sovvenzionati in tutto.
Cagnotto Dallapè
Foto: upi

Non che ci fosse bisogno di imprimere negli annali sportivi i nomi di Tania Cagnotto e Francesca Dallapè ma il cinema, si sa, è un serbatoio a prova di oblio. La notizia appena diffusa dalla Provincia è che sarà finanziata la pre-produzione del documentario sulle due stelle azzurre del tuffo tornate sul trampolino a distanza di tre anni portando a casa già notevoli risultati. Le “mamme volanti”, come sono state ribattezzate le due fuoriclasse, hanno infatti agguantato il secondo posto ai campionati assoluti estivi e anche al Grand Prix di Bolzano, puntando sempre dritte alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Il documentario si chiamerà probabilmente After dive e sarà diretto da Patrizia Emma Scialpi che lo ha scritto insieme a Leonardo Guerra Seràgnoli. Focus del doc la preparazione atletica di Cagnotto e Dallapè, in vista del loro ritorno sulle scene sportive, dopo il ritiro ufficiale nel 2016. Il documentario, prodotto dalla Nightswim di Roma, racconta le motivazioni che spingono le due campionesse olimpiche locali a questa prova, dopo la maternità.

Otto sono in tutto i progetti - per 96 giornate di riprese in Sudtirolo - che hanno incassato un sostegno alla seconda call del 2019 del finanziamento da parte del Fondo provinciale per le produzioni cinematografiche e televisive gestito da IDM Alto Adige, per complessivi 1,93 milioni di euro e un effetto territoriale di 3,5 milioni di euro. Sei progetti provengono dall’Italia - due produzioni altoatesine, uno co-prodotto da una casa di produzione locale - uno dalla Germania e uno dalla Lettonia. "Questa volta, in particolar modo - afferma l’assessore all’economia Philipp Achammer - oltre all’impiego di talenti e professionisti locali sia durante le riprese che in post-produzione, in diversi progetti saranno chiaramente riconoscibili luoghi altoatesini. E tutto questo, oltre ad un costante rafforzamento della location cinematografica altoatesina, comporta anche un positivo effetto promozionale”.

 

Film, documentari e serie tv

 

Fra i progetti finanziati per la produzione Resilient, (titolo provvisorio) il nuovo film di Roberto Faenza che torna in Alto Adige dopo l'esperienza di Anita B., per raccontare la vita straordinaria del Premio Nobel per la medicina Mario Capecchi. Nel cast dovrebbero essere coinvolti Matt Dillon e Alessandro Preziosi. Jean Vigo e Rai Cinema sono i partner italiani di una co-produzione italo-svedese. Le riprese verranno ambientate probabilmente tra Sarentino, Egna, Merano, Fortezza, il Castello Englar ad Appiano e quello Sallegg di Caldaro, il Lago di Monticolo e varie altre location sul territorio.

Tre i documentari che saranno sostenuti nella fase di pre-produzione, compreso quello sulla storia sportiva della coppia di tuffatrici olimpiche, incentrati su storie di vita quotidiana legate all’Alto Adige e di protagonisti originari del territorio; si tratta di Hohe Mauern - Geschichten aus dem Frauenkloster Säben (titolo provvisorio), scritto e diretto da Evi Oberkofler e Edith Eisenstecken, che racconta la quotidianità delle quattro suore che ancora vivono nel monastero di Sabiona, prodotto dalla casa bolzanina Fain Media; e Souvenirs of war (titolo provvisorio), scritto da Georg Zeller, che ne curerà anche la regia, proponendo una riflessione sui viaggi turistici in Bosnia, 25 anni dopo il conflitto più sanguinoso in Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale. Anche in questo caso la casa di produzione è bolzanina ed è la Helios Sustainable Films.

 

 

Il finanziamento va anche alla serie tv Wild Republic (titolo provvisorio) di Markus Goller e Lennart Ruff, prodotta dalla Lailaps Pictures di Monaco insieme a Telekom Deutschland. Protagonisti alcuni giovani criminali sottoposti ad un duro programma di formazione per il reinserimento in società. Le riprese si svolgeranno tra la Val Passiria, l'Alta Val Venosta, la Val Martello e lo Stelvio.

Per la prima volta verrà inoltre sostenuta una co-produzione lettone/polacca, Fenixfilm con Furia Film, con il western ambientato alla fine del XIX secolo, Where the road leads (titolo provvisorio) di Matiss Kaza. Il Lago di Neves e quello della Selva, le Cascate di Riva e il paesino Riva di Tures, sono solo alcune delle location dove verrà raccontata la storia di Eva e la sua scomparsa dal maniero del barone il giorno del suo matrimonio combinato.

Finanziata anche la produzione del documentario The red house (titolo provvisorio) di Francesco Catarinolo, sostenuto lo scorso anno in fase di sviluppo. Il progetto, una co-produzione Italia (Tekla/Torino) - Germania (VIDICOM Media/Amburgo), si basa sulla vita dell'alpinista altoatesino Robert Peroni che nel 1985, durante un'esplorazione in Groenlandia, è entrato in contatto con la popolazione indigena degli Inuit.  

Infine è stato confermato il sostegno economico al progetto Hilfe, ich hab meine Freunde geschrumpft (titolo provvisorio) di Sven Unterwaldt.