Kultur | Leggere

Sei libri per Natale

Le festività offrono un'occasione per dedicarsi alla lettura. Alcuni consigli da Salto.bz, tra narrativa e saggistica, senza dimenticare l'attualità delle migrazioni.
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Foto: upi

 

"Patria 1967-1977"

Aprendo a caso una delle pagine di "Patria 1967-1977", il nuovo libro di Enrico Deaglio per Feltrinelli, è possibile imbattersi nella lettera che il 16 febbraio del 1976 la piccola Giovanna Bellafiore ha spedito all'onorevole Giulio Andreotti: "...sono Giovanna, la bambina che le ha scritto per Natale, ma lei non mi ha risposto, questa è una cosa ingiusta. Io vivo in una baracca di 24 metri quadrati ed è solo una stanza. Ci piove sul letto, sull'armadio e sui piatti stesi ad asciugare". Giovanna è una delle vittime del terremoto del Belice, e la sua è una delle infinite storie che compongono la trama del romanzo del nostro Paese, dei "dieci anni che hanno cambiaot" l'Italia, come spiega la quarta di copertina. In seicento pagine, uno dei migliori giornalisti e narratori italiani, ci accompagna a ricordare, ci obbliga quasi a farlo. "Patria 1967-1977" (22 euro) è un libro scritto "per chi c'era, per chi non c'era e per chi ha dimenticato".

 

L'Arminuta

 

 

Nel 2017 il Premio Campiello è andato ad un libro difficile. Racconta il ritorno a casa (l'Arminuta, la ritornata) di una bambina che i genitori, gente povera dell'entroterra, lui operaio in una fornace e lei casalinga, hanno affidato, in fasce, a parenti più ricchi. Una coppia che in un determinato momento decide di "riconsegnare" alla famiglia d'origine quella che ha sempre vissuto come figlia loro, strappandola alle amicizie, allo sport, alla scuola e alle estati al mare, per costringerla in una nuova dimensione chiusa e patriarcale, fatta soprattutto di silenzi.
Il libro di Donatella Di Pietrantonio parla di maternità, di cura, e lo fa mettendo in scena una storia talmente intensa che verrebbe da immaginarla come autobiografica, o - almeno in parte - frutto di racconti orali, raccolti nell'Abruzzo interno in cui è nata. Nel 2017, anche il premio Strega è andato ad un bellissimo romanzo pubblicato, come "L'Arminuta" (176 pp., 17,50 euro) da Einaudi: è "Le otto montagne" di Paolo Cognetti (208 pp., 18,50 euro), un bellissimo romanzo d'iniziazione, protagonisti un'amicizia tra due giovani e il rapporto tra un padre e il figlio. Entrambi meritano di esser letti lasciando per qualche ora fuori da noi tutto il mondo (e in particolare i social network e le chat WhatsApp).
 
 
 

"Se i delfini venissero in aiuto"

In 48 pagine Erri De Luca distilla il racconto delle due settimane a bordo di una delle navi che nel Mediterraneo salvano migranti. Lo pubblica la piccola casa editrice napoletana Dante&Descartes, cui l'autore (uno dei più importanti scrittori italiani) è legato da una consolidata collaborazione. È per questo, probabilmente, che ha affidato loro un libello (costa appena 4 euro) che dovreste leggere e regalare, leggere e meditare, leggere e discutere con chi è convinto che l'Italia stia subendo un'invasione, il cui fine ultimo è una vera e propria sostituzione per far diventare il nostro Paese - che sarebbe laico, e non confessionale, ma vabbeh... - da cattolico a musulmano.
 
Nel 2016, un altro grande narratore ha dedicato un reportage a una delle frontiere migranti: è il francese Emmanuel Carrère, che in 49 pagine condensa le impressioni raccolte "A Calais" (Adelphi, 7 euro), la frontiera impoverita ed inespugnabile tra la Francia e il Regno Unito.
 
 

"La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene"

 

Pellegrino Artusi non ha dubbi: "La cucina è una bricconcella [...]. Diffidate dai libri che trattano di quest'arte: sono la maggior parte fallaci o incomprensibili, specialmente quelli italiani". Eppure anche lui scrive un libro che è in parte di cucina, un manuale pratico nel quale descrive 790 ricette raccolte in tutta Italia, e quelle parole le firma di suo pugno, nella "prefazio" al volume (oggi per Giunti Editore in edizione tascabile a 4,90 euro). Che non dev'essere considerato, però, un semplice ricettario, di quelli che affollano le librerie oggi che gli chef (e non solo) sono diventate delle star, e si cucina in tv a tutte le ore.

Prima di parlare di cibo, Artusi parla dall'igiene: "Cercate di abitare case sane con molto luce e ventilate" scrive; e ancora: "Chi non esercita attività muscolare deve vivere più parco degli altri". Quindi detta alcune regole: "nel pranzo arrestatevi al primo boccone che vi fa nausea e senz'altro passate al dessert".